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Zuppi: «Facciamo gli Stati generali della cooperazione internazionale»

Il presidente della Conferenza episcopale italiana è intervenuto all’Assemblea dei soci Focsiv, dove ha tenuto un dialogo con la presidente della Federazione, Ivana Borsotto

di Redazione

«C’è la necessità di motivare, di rispiegare. Bisogna invertire una aneddotica distorta, che spesso ha portato ad una cattiva interpretazione del ruolo della cooperazione e nella solidarietà internazionale. Non c’è futuro senza cooperazione, occorre dare risposte. Serve, quindi, dare un maggior sostegno al settore». Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana – Cei, nel corso dell’Assemblea dei soci Focsiv che si è svolta nei giorni scorsi. Il cardinale Zuppi è intervenuto in un dialogo dal titolo “Costruire fiducia” con Ivana Borsotto, presidente della Federazione sulle sfide e sulle prospettive della cooperazione e della solidarietà internazionale, in relazione con le indicazioni della “Laudato Si’” e della “Fratelli tutti”. Zuppi, nel rispondere su quale ruolo questo settore debba rivestire, ha lanciato l’idea di convocare gli Stati generali della cooperazione internazionale.

Parliamo di un settore che oggi vede sempre più diminuire l’impegno del nostro Paese dedicato all’aiuto pubblico allo sviluppo che si allontana dallo 0,70% del Pil, così come firmato più di 50 anni fa in sede Onu. Nel 2023, secondo i dati Ocse Dac pubblicati alla fine di aprile, si passa dallo 0,33% di Aps nel 2022 allo 0,27% in rapporto al Reddito nazionale lordo, con un taglio di 631 milioni di dollari e una diminuzione di 164 milioni di fondi destinati all’Africa.

«Gli Stati generali della cooperazione e della solidarietà internazionale possono diventare un percorso nel quale tutto il nostro mondo possa discutere, confrontarsi a lavorare per un salto di qualità e l’innovazione necessaria a rafforzare la nostra responsabilità come parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia», ha dichiarato la presidente Borsotto. «Bisogna costruire libertà, giustizia, fraternità e, quindi, pace in un tempo di grandi sfide, in un mondo instabile, ingiusto ed in guerra. Questa è una occasione, un incontro prezioso verso il quale la Focsiv esprime tutta la su disponibilità ed il suo impegno».


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