Non profit

Zimbabwe: Mugabe non ama le ong

30 ong zimbabweane sospettate dal regime Mugabe di malversazione finanziaria

di Joshua Massarenti

Sulle circa trenta Ong sospettate dal governo zimabweano di malversazione finanziaria, diciassette hanno inviato al ministero del lavoro i loro bilanci sociali, mentre le tredici restanti sono ormai sotto inchiesta. Lo rende noto l’Afp, secondo la quale il ministro del lavoro Paul Mangwana ha nominato una commissione di inchiesta speciale per queste le 13 ong che non hanno rispettato il termine ultimo di consegna del loro bilancio sociale. Secondo quanto riferisce il quotidiano filogovernativo The Herald, i fondi raccolti dalle Ong ammonta a circa 88,7 milioni di dollari (circa 70 milioni di euro). Il periodo di riferimento della raccolta fondi va dal luglio 2003 al mese di ottobre 2004 in seguito di un appello lanciato dal governo del presidente Mugabe attraverso il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). La commissione creata dal ministro del lavoro dovrà stabilire se le somme raccolte in valuta straniera sono state gestite nel rispetto della legge zimbabweana. Nel dicembre 2004, i deputati dello Zimbabwe hanno adottato una legge che limita fortemente le attività delle Ong internazionali dedite alla questione dei diritti umani e di good governance e soprattutto vietato alle Ong locali di poter ricevere finanziamenti provenienti dall’estero. Ma la legge non è mai stata firmata da Mugabe, già protagonista nel luglio 2004 di attacchi pesantissimi nei confronti delle ong accusate di “ingerenza” negli affari interni dello Zimbabwe.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA