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Zapponini (Cosis): sbagliato tre volte tassare le fondazioni
Il presidente della merchant bank etica promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio di Roma manifesta forti perplessità sulla decisione del Governo
?Da strumento finanziario specializzato nell?impiego di risorse economiche destinate ai progetti promossi da organizzazioni non profit (prime fra tutte le imprese sociali, motore economico ed occupazionale del settore), non possiamo che vedere con preoccupazione e sconcerto l?ipotesi di aggravi fiscali per le Fondazioni.” E’ quanto esprime in una nota il presidente di Cosis Stefano Zapponini commentando la recente decisione del governo di tassare le fondazioni di origine bancaria, aggiungendo: ?Non discuto la legittimità delle misure, ma rilevo che sono in controtendenza rispetto alla logica della sussidiarietà, tanto sostenuta e promossa con precedenti provvedimenti di questo Governo e che trova nelle Fondazioni il suo attore più naturale per origini, storia e numeri. Anzi aggiungerei che minano alla base lo stesso principio, in quanto innescano una pericolosa spirale di impoverimento di risorse e di progetti per la società civile?.
?Peraltro” aggiunge Zapponini, “il drenaggio così consistente di risorse penalizza non tanto i patrimoni delle Fondazioni, quanto, molto inopportunamente, il loro? fare?, da sempre orientato alle fasce più svantaggiate della popolazione. Sul piano squisitamente tecnico, va fatta una diversificazione tra l?aspetto finanziario e quello economico. Dal punto di vista finanziario togliere risorse a chi sostiene quel tipo di soggetti in difficoltà, per consegnarle agli stessi destinatari, mi sembra una semplice ?partita di giro?, nessuna novità, nessun incremento. Dal punto di vista economico differenza c?è se pensiamo che i soggetti fruitori degli interventi delle Fondazioni sono soggetti che impiegano le risorse ricevute per creare valore aggiunto attraverso i progetti realizzati, moltiplicando le risorse dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale?.
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