Volontariato
Zamberletti dice no alla SpA
il 'padre' della moderna Protezione civile, accoglie con qualche interrogativo la costituzione della "protezione civile s.p.a"
di Redazione
Giuseppe Zamberletti, unanimemente considerato il ‘padre’ della moderna Protezione civile, è perplesso riguardo la novità legislativa prevista dal decreto legge 195 varato dal governo il 17 dicembre scorso.
«L’obiettivo è probabilmente quello di rendere piu’ agile ed efficace l’azione della della Protezione civile in momenti di particolare urgenza come le calamita’ naturali o altre emergenze», sottolinea Zamberletti all’ADNKRONOS.
«Ma va detto che già ora la Protezione civile dispone di adeguati strumenti per intervenire in modo tempestivo ed ha la possibilità di agire in deroga alle norme. Mi chiedo quindi se fosse proprio necessario varare una nuova struttura».
«Chi si trova a gestire le emergenze -prosegue Zamberletti- deve poter disporre dei meccanismi necessari per far funzionare la ‘macchina’ degli interventi in maniera rapida ed efficace. Ricordo che nel 1976, quando mi trovai ad affrontare il terremoto in Friuli, chiesi all’allora ministro dell’Interno Francesco Cossiga fino a che punto potessi spingermi in materia di poteri di intervento. E lui mi disse: ‘e’ discutibile se puoi condannare a morte qualcuno, ma per il resto puoi fare tutto!’. I poteri eccezionali per far fronte alle emergenze, insomma, c’erano anche piu’ di 30 anni fa».
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