Formazione

Zadra: pensiamo a come finanziare lo sviluppo

Il direttore generale dell'Abi in audizione alla Commissione bilancio della Camera

di Selena Delfino

”Abbiamo un problema di sviluppo, il punto e’ come finanziarlo” . Si esprime così Il direttore generale dell’ Abi, Giuseppe Zadra, davanti alla Commissione bilancio della Camera per l’audizione sul Dpef .
Numerosi gli avvertimenti di Zadra in merito ai temi in discussione. La costituzione del fondo rotativo per le imprese: ”Distorce la concorrenza”; la legge fallimentare: ”se non risolviamo quella non risolviamo la questione del credito a medio termine”; la riforma dell’Irap: “non ci piace”; le grandi opere ”non partono per strozzature normative”; la ripresa dell’accesso diretto delle imprese al mercato dei capitali. ”definiamola nella legge di tutela del risparmio”; il Mezzogiorno: ”e’ essenziale per far ripartire lo sviluppo e non e’ piu’ vero che le banche non facciano la loro parte anche nel sud, seppure a costi piu’ elevati soprattutto per una rete parcellizzata”.

‘”Condividiamo l’idea-guida sottintesa nel Dpef secondo la quale l’obiettivo di fondo è quello di coniugare rigore e sviluppo – continua il direttore generale dell’Abi – e’ condivisibile l’impianto macroeconomico, le stime di crescita sono realistiche, l’1,1% di crescita del Pil nel 2004 e del 2,1 nel 2005 sono le nostre previsioni”. Puntare sugli investimenti, dunque, e ”sarebbe saggio puntare su quelli che si possono concludere prima” commenta Zadra.

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