Cultura

Yunus e Menchu, due nobel in politica

Oggi la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Yunus, alla guida del pertito Nagarik Shakti

di Redazione

Non capita tutti i giorni che un premio Nobel per la Pace decida di entrare in politica. L’annuncio delle candidature dell’inventore del microcredito, Muhammad Yunus, e della paladina per i diritti umani, Rigoberta Menchu, rispettivamente alle presidenziali in Bangladesh e in Guatemala, segna una svolta nella strategia politica del mondo globalizzato. Di una candidatura del fondatore della Grameen Bank, la ‘banca dei poveri’, si parlava gia’ da tempo, ma oggi sara’ ufficializzata con una conferenza stampa. I giornalisti avranno sette pagine del programma politico -messo a punto con i suggerimenti dell’opinione pubblica- per fare uscire Dacca dalla grave crisi in cui e’ precipitata lo scorso ottobre, quando l’attuale presidente, Iajuddin Ahmed, impose lo stato d’emergenza. Il partito di Yunus si chiamera’ Nagarik Shakti, che in bengalese significa ‘potere popolare’. La decisione ha suscitato le reazioni e i commenti piu’ disparati: “l’eroe della patria” per alcuni, inesperto per altri.
Dal Bangladesh al Guatemala. Altro contesto politico, ma stessa ricetta: dare voce al popolo e, in particolare, agli indigeni “da duemila anni elettori, ma mai eletti”. Per Rigoberta Menchu “e’ arrivata l’ora di cambiare” e di fare sentire “la voce del popolo”. La Nobel 1992 per la Pace si candida alle elezioni di settembre sostenuta da un gruppo di capi Maya, il movimento politico Winaq: sei milioni di guatemaltechi andranno alle urne per eleggere il presidente e il suo vice, 128 deputati al parlamento unicamerale e 332 sindaci.

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