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Youtuber al volante, non tutti i ragazzi sono così
Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale dei giovani, prende la parola sulla tragedia in cui ha perso la vita il piccolo Manuel. Dobbiamo andare oltre la strada: stiamo parlando di responsabilità sociale, etica e rispetto per la vita, propria e degli altri”
di Redazione
«Con profondo cordoglio e vicinanza, esprimo, a nome del Consiglio nazionale dei giovani, il nostro affetto alla famiglia del piccolo Manuel, tragicamente strappato alla vita nel brutale incidente di Casal Palocco», afferma Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale dei giovani – Cng. «Pochi giorni fa, un evento sconvolgente ha scosso l’Italia. Non si tratta di un semplice incidente stradale, ma di un segnale d’allarme che richiede un’azione immediata sulla sicurezza stradale e sulla responsabilità individuale. Un campanello d’allarme che evidenzia la necessità urgente di un cambio radicale nella nostra cultura digitale e sociale, e di un confronto su come comportamenti rischiosi sui social stiano diventando normali, influenzati anche dalla loro eccessiva visibilità».
«Alcuni elementi che emergono sono sconcertanti. Il comportamento di questi giovani, che sembrano disposti a tutto pur di ottenere “like” sui social media, non è però rappresentativo della stragrande maggioranza dei nostri ragazzi e ragazze», aggiunge la presidente del Cng. «Non va sottovalutato questo fenomeno che è, purtroppo, certificato anche dallo studio del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità che ha rivelato che il 6,1% degli studenti tra 11 e 17 anni, circa 243.000 ragazzi, ha partecipato almeno una volta a una sfida social pericolosa».
«La tragedia di Casal Palocco ci pone, ancora una volta, di fronte all’urgenza di interventi sulla sicurezza stradale e di un’educazione più efficace al rispetto delle regole. Ma dobbiamo andare oltre la strada: stiamo parlando di responsabilità sociale, etica e rispetto per la vita, propria e degli altri», conclude Pisani.
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