Cultura

X Factor e il rinascimento del Puglia Sound

A vincere la nona edizione di quella che è ormai considerata la più importante produzione televisiva italiana è Giovanni Sada. Nato e cresciuto a Bari è stato l’unico a presentarsi con un singolo in italiano che parla della lontananza dalla propria terra. E forse non è un caso…

di Lorenzo Maria Alvaro

Ieri si è conclusa la nona edizione di X Factor. Il programma che per investimenti, produzione e successo di pubblico è ormai da considerarsi il programma di riferimento della televisione italiana e in qualche modo anche il nuovo Festival della Musica, con buona pace di Sanremo. In un Forum di Assago tutto esaurito (oltre 8mila spettatori) e su un palco avveniristico (illuminato da 750 luci motorizzate, inquadrato da 16 telecamere e una robycam) a vincere è stato Giosada, al secolo Giovanni Sada.


È riuscito ad aggiudicarsi il contratto discografico in palio nell’edizione dei record della kermesse: 2,3 milioni di spettatori medi nei sette giorni rappresentano l'audience raccolta dalle 13 puntate, superiore del 7% all'edizione del 2014, con 1,35 milioni di spettatori medi a puntata (dato Smart Panel Sky), per un raccolto medio dei passaggi della prima sera di programmazione del +10% rispetto all'anno scorso. I dati sulle interazioni social trovano una cifra simbolica nei 19 milioni 300mila voti giunti prima della finalissima.

Giosada ha vinto da unico concorrente con un singolo inedito in italiano. Un caso? Un colpo di fortuna? A guardare quello che sta succedendo in Puglia in questi anni si direbbe proprio di no.

Durante i mandati di Nichi Vendola come governatore infatti la Regione ha investito tantissimo in cultura, particolarmente sulla musica. Ecco perché, unica realtà territoriale italiana, la regione pugliese è dotata di un hub, voluto proprio da Vendola, dedicato proprio all’ambito musicale: il Puglia Sound.

«Un programma per lo sviluppo del sistema musicale, un complesso di azioni rivolte a tutte le componenti artistiche, professionali, imprenditoriali e istituzionali che concorrono alla produzione, distribuzione e promozione musicale del territorio. Ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’intera filiera musicale (artisti, imprese, etichette discografiche, festival, studi di registrazione, service, produttori, distributori, organizzatori che operano sul territorio ed Enti Locali) e contestualmente consolidare l’attività musicale regionale a beneficio del pubblico e dell’indotto generato» si legge sul portale.

Che tipo di eventi? Due nomi su tutti. La Notte della Taranta, che non ha bisogno di presentazioni e Medimex, il salone dell’innovazione musicale. Tre giorni di musica dal vivo, incontri, panel, presentazioni, workshop e attività professionali con i protagonisti dell'industria musicale che si ritrovano in 20mila metri quadri che ospitano anche Medimex Kids, progetto formativo di avvicinamento alla musica rivolto agli studenti di scuole medie inferiori e superiori.

Puglia Sound è finanziato attraverso i fondi dell’Unione Europea denominati FERS – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, e dimostra che non solo è possibile investire nella musica ma che è anche una fonte di guadagno.

Giosada insomma è solo l’ultimo dei tanti risultati di un percorso virtuoso che andrebbe pubblicizzato e replicato su scala nazionale.

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