Cultura

WWF: una città senz’auto è possibile e necessaria

Alla vigilia dell'avvio di Area C, la congestion charge, WWF Lombardia esprime il suo apprezzamento all'iniziativa

di Antonietta Nembri

È tutto pronto per la partenza, lunedì 16 gennaio, dall’Area C a Milano. E WWF Lombardia saluta l’avvio della congestion charge con un “finalmente”. In una nota diffusa oggi si sottolinea come «Una città senza auto è possibile anzi sempre più necessaria.  Per questo il WWF, nel 2011, ha promosso e sostenuto i 5 referendum cittadini con “Milano si muove”, battendosi per il raggiungimento del quorum del quesito che chiedeva una congestion charge».

Da parte sua Paola Brambilla Presidente WWF Lombardia dichiara: «Il WWF Lombardia apprezza vivamente l’Area C, il nuovo provvedimento che chiude al traffico il centro urbano, in linea con quanto richiesto, ma occorre fare di più. Non si deve cedere a richieste di deroghe e le agevolazioni, che abbiamo combattuto per anni ricorrendo anche al Tar. Chiediamo che queste  siano contenute e varate solo a seguito di una fase sperimentale transitoria che analizzi la reale incidenza del provvedimento sulla vita cittadina. La salute e la tutela ambientale valgono più di un ticket, ed è solo l’efficacia dissuasiva della congestion charge a poter spingere verso l’abbandono dell’uso della’auto privata in città».

Il WWF ricorda come da da sempre, con dossier fondati su studi scientifici, ha formulato proposte a livello nazionale che valgono anche per Milano. In sintesi ecco i sei punti:
1. una concertazione “autorevole” tra i diversi livelli di governo (regioni, province, comuni, aree metropolitane) e con gli operatori dell’offerta di infrastrutture;
2. evitare la ulteriore affermazione dello sprawl urbano e della città-corridoio, adottando per le parti urbanizzate e per le reti stradali regole, criteri qualitativi e limiti quantitativi all’espansione delle città; a tal fine nessuno degli strumenti di area vasta oggi in itinere (PTCP Milano, Monza e Brianza) hanno come finalità la riduzione quantitativa del trasporto su strada, ma unicamente lo scopo della fluidificazione del traffico veicolare esistente e in prospettato aumento.
3. potenziare il trasporto collettivo costruendo reti di trasporto metropolitano e regionale integrate;
5. ri-orientare il trasporto individuale tramite la tariffazione dell’uso dell’auto (transito, sosta, accesso) anche per contrastarne l’uso dell’auto privata negli spostamenti di brevissimo raggio e l’Area C va in questo senso;
5. favorire l’adozione di progetti di “City Logistics” sia attraverso la realizzazione di piattaforme di distribuzione urbana delle merci che attraverso l’adozione di normative ad hoc sulla circolazione dei mezzi, sulle aree di sosta, sugli orari di ingresso nelle ZTL.
6. nuovi stili di vita più sobri, sostenibili, percepiti anche nel loro valore di scambio tra utilità individuale e utilità collettiva, bene comune.

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