Sostenibilità
WWF, positiva la proposta Ue sui reati ambientali
"Ma in Italia non sono ancora considerati delitti"
di Redazione
Il WWF accoglie positivamente la proposta di direttiva europea sui crimini ambientali presentata oggi da Dimas e Frattini, ed invita l?Italia a raccogliere la sfida. Nel nostro Paese infatti la legislazione è ancora inadeguata a fronteggiare il pesante e quotidiano attacco al territorio.Il WWF auspica che il nostro Paese si distingua anticipando i contenuti della normativa europea considerando da subito i reati contro l?ambiente non come crimini di serie B, ma delitti previsti e puniti dal codice penale. Il WWF accoglie con favore la proposta del Vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini,??Sono necessarie ? spiega Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia- scelte politiche forti per contrastare il crimine ambientale, sempre più diffuso e pericoloso, che spesso nasconde la mano della criminalità organizzata. Occorrono modifiche legislative in grado di rendere più efficaci le forme di tutela ambientale esistenti, anche attraverso l?inasprimento delle sanzioni penali per i ?reati ambientali?. A tal fine è necessaria la previsione dei delitti ambientali ??. Vanno punite, cioè, a titolo di delitto quelle condotte che costituiscono un pericolo e che comportano un danno all?ambiente.
Nelle ultime due legislature sono stati presentati numerosi disegni di legge, firmati da parlamentari di entrambi gli schieramenti, sull?introduzione nel codice penale italiano dei ?delitti ambientali? , che non sono però mai arrivati all?approvazione definitiva. Il WWF Italia chiede che venga rapidamente approvata una legge per l?inserimento nel codice penale dei ?Delitti ambientali?, che auspichiamo possa avere in Parlamento una ?corsia preferenziale?: si tratta di un processo necessario per combattere con strumenti adeguati i gravi fenomeni di distruzione e deterioramento dell?ambiente e adeguarsi ai sistemi penali degli altri Paesi .
Il WWF Italia ritiene il passo compiuto oggi importante anche in funzione del recente ampliamento della UE che rende sempre più urgente un sistema rigoroso e uniforme che garantisca in tutta Europa la tutela dell’ambiente e della salute che, come ha ribadito Frattini, è un diritto primario di tutti i cittadini europei. ??A Bruxelles si sta completando ? conclude Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia – un percorso in materia ambientale che vedrà tutte le Nazioni in grado di perseguire i reati ambientali utilizzando gli stessi strumenti. E? estremamente positivo che da Frattini sia arrivato anche l?invito a coinvolgere il settore industriale. Le imprese infatti completano quella rete di sicurezza, costituita dalla società civile e dal Governo, posta a difesa di un diritto collettivo: l?ambiente??. Un tassello importante per la messa in sicurezza dell’ambiente è il mondo delle associazioni. L’azione del solo WWF nel 2006 è stato significativo: infatti si è costituito parte civile o è intervenuto in fase di indagini in 51 procedimenti penali, aventi ad oggetto reati ambientali, ed ha proposto o è intervenuto in circa 50 ricorsi amministrativi.
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