Sostenibilità

Wwf, positiva inchiesta su Tav Liguria

Il segretario regionale Lenzi saluta l'apertura di un fascicolo su Terzo Valico dell'Alta Velocità nel tratto Genova-Alessandria. Il Wwf ne aveva denunciato a più riprese l'impatto.

di Giampaolo Cerri

“La storia infinita della linea ad Alta Velocità Milano-Genova e, poi, del Terzo Valico vede finalmente un impegno della magistratura”. Così Stefano Lenzi, segretario WWF Liguria commenta l’apertura di un’inchiesta sui comportamenti anomali della pubblica amministrazione per la realizzazione, inizialmente, di una linea Genova-Alessandria-Milano di 137 km dal costo presunto a consuntivo di 10 mila miliardi (costi 1991) e che attualmente viene prevede 5 mila miliardi di lire di costo per la realizzazione della sola galleria di valico. L’opera, l Terzo Valico, che oggi viene considerata inutile oltre che dagli ambientalisti dagli stessi dirigenti degli uffici tecnici delle FS e dalla CGIL. Tra il dicembre del 1997 e il gennaio 1998 il WWF, insieme ad altre associazioni, aveva presentato esposti penali alle Procure di Genova e Alessandria e Genova, ai Tribunali Amministrativi di Piemonte e Liguria paventando danni ambientali ed erariali proprio in relazione ai cosiddetti “fori pilota” di Fraconalto e Molini di Voltaggio. Secondo il WWF, lo scempio dell’Appennino ligure-piemontese, ancora oggi non ripristinato, è stato provocato da Co.Civ., consorzio nato per realizzare la linea ad Alta Velocità, che allora vedeva una forte presenza di Technimont e del plurinquisito Gavio e oggi è controllato da Impregilo.


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