Sostenibilità

WWF: l’Agenzia guidata da Veronesi non è una garanzia

«Nessuno dei suoi studi ha risolto i problemi delle scorie»

di WWF

Il WWF ribadisce che quella del nucleare è una scelta pericolosa, sbagliata e priva di logica  e la composizione della nuova Agenzia per la Sicurezza Nucleare non offre nessuna garanzia di controllo,  tanto più che il  Presidente Veronesi ha rilasciato in questo periodo numerose dichiarazioni  in cui fa il promoter del nucleare non tenendo in alcun conto, pur essendo un medico, dell’ampia letteratura medico scientifica che dimostra come il nucleare sia pericoloso, sia in caso di incidente sia nell’ordinario funzionamento, per non parlare del problema non risolto delle scorie radioattive.

“Non ci risulta che tra gli studi condotti dal professor Veronesi siano stati affrontati temi riguardanti i rischi legati al nucleare e alla sicurezza delle centrali, punti ancora nodali se si guardano i gravi dati sugli effetti sulla salute a disposizione della comunità scientifica. Per questo la sua nomina ci sembra più un’operazione di immagine che di garanzia. Inoltre, non capiamo come Veronesi possa accettare un così delicato incarico in mancanza di una politica trasparente anche in questo campo da parte del Governo in carica, visto che l’Esecutivo ha puntualmente disatteso i solenni impegni assunti due anni fa di fronte al Paese: entro il dicembre 2008 doveva essere predisposta, secondo il decreto 112/2008, una“Strategia energetica nazionale”, che doveva emergere dalla“conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente. Nulla è stato fatto o deciso rispetto alle scelte energetiche del Paese ma qualcuno, con l’avallo di Veronesi, sta cercando di mettere il carro davanti ai buoi ha detto Stefano Leoni Presidente WWF Italia.

 Il WWF ricorda i numerosissimi studi scientifici che da tutto il mondo avvallano le preoccupazioni sul problema delle scorie radioattive. A cominciare dal libro “Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment” pubblicato quest’anno dalla New York Academy of Sciences, che indica come  circa un milione di persone siano morte a causa dell’incidente nella centrale del reattore ucraino. Altre analisi recenti hanno confermato l’associazione tra vicinanza agli impianti nucleari e rischio di tumori infantili, leucemia in particolare, come la rivista Environmental Health. Infine, uno studio governativo tedesco, realizzato da epidemiologi dell’Università di Magonza su tutti e 16 gli impianti nucleari della Germania, dove si segnala che i bambini che abitano a meno di 5 kilometri dai reattori hanno un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono a più di 50 km
  “Se queste sono le premesse per il nucleare italiano aumentano le motivazioni  per essere contrari. Il nucleare era già moribondo in Italia 24 anni fa e tuttora ne sopportiamo i problemi residui. 24 anni fa si minacciava il pericolo di tornare alle candele e non solo questo non è successo ma produciamo più energia di quanto ci serva. 24 anni fa il WWF diceva che la strada era l’efficienza energetica e le rinnovabili, oggi tutto il mondo ha imboccato quella strada , non si vede perché si debba tornare indietro” – ha concluso Leoni.
   Il WWF, insieme a molte altre associazioni ambientaliste e non e al comitato “Fermiamo il nucleare, non serve all’Italia”, si mobiliterà in tutta Italia questo fine settimana per  informare correttamente i cittadini e per dare a tutti  la possibilità di scegliere una alternativa al nucleare proposto dal Governo anche sottoscrivendo la legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”.

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