Sostenibilità

WWF, il falso mito del nucleare

Oggi, nel mondo, copre poco più del 6 % del fabbisogno energetico totale

di Redazione

Il WWF ritiene che il rilancio di una supposta opzione nucleare per l?Italia sia solo un? operazione per coalizzare interessi economici speculativi, ben lontana dall?offrire risposte politiche serie ai problemi energetici e di risposta ai cambiamenti climatici. Questo è tanto più vero se si considera che oggi, nel mondo, il fabbisogno energetico coperto dal nucleare è poco più del 6% del totale; e che le ragioni di questo mancato sviluppo sono economiche, oltre che di accettazione sociale (bassa ovunque, non solo in Italia).

Secondo l?International Energy Agency (IEA) il nucleare è una scelta energetica destinata addirittura a ridursi, per arrivare al 4,5% nel 2030. La maggior parte dei programmi di sviluppo dell?energia nucleare nel mondo oggi è ferma, fatta eccezione per i Paesi che vogliono dotarsi di un arsenale di armi atomiche o Paesi emergenti come la Cina e l?India che la considerano una potenziale risposta alla richiesta energetica di un?economia in forte crescita. Tra l?altro l?uranio è una risorsa tutt?altro che inesauribile e per soddisfare le richieste energetiche del mercato globale si esaurirebbe anch?esso in breve tempo.
Sono questi alcuni dei motivi per cui il WWF ribadisce il proprio NO al nucleare, oltre alla consapevolezza degli altissimi costi economici (è da sempre la più costosa delle fonti energetiche), umani e sociali collegati alla sicurezza e alla gestione delle scorie radioattive. L?Italia deve fare anche i conti, per qualunque scelta infrastrutturale, anche con il fattore T come territorio: come è possibile conciliare la costruzione di centrali nucleari sapendo che il nostro paese ha caratteristiche geologiche, sismiche e di dissesto idrogeologico che già rendono estremamente vulnerabile il nostro suolo?
L?unica fonte di energia davvero pulita, davvero economica e davvero sostenibile è costituita dal mix efficienza energetica-energie rinnovabili. Incrementando l?uso delle energie rinnovabili e riducendo i consumi attraverso un miglioramento dell?efficienza energetica è possibile contenere le emissioni di gas serra del 35% rispetto al 1990, praticamente senza controindicazioni.
investimenti in ricerca nell?ambito energetico,

L?Italia ha rinunciato al nucleare tramite il referendum del 1987 e deve ancora fare i conti con quel poco realizzato in passato, smantellando gli impianti e trovando una collocazione finale per le scorie prodotte. Mettere in sicurezza gli 80.000 m3 di scorie provenienti dallo smantellamento delle parti contaminate dei reattori e dai combustibili esausti costerà all?Italia diversi miliardi di euro. Un prezzo che già oggi in qualche modo stiamo pagando sulle nostre bollette della corrente elettrica.
Il nucleare è per il WWF solo una ?chimera?, come illustrato nel corposo dossier Power Switch che riassume la ?politica energetica? e le proposte dell?associazione.


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