Sostenibilità

WWF e Italia Nostra denunciano Sicilia e Sardegna

Sicilia e Sardegna pronte a ''fare cassa'' svendendo le coste, facendosi beffe della tutela del paesaggio prevista dall'articolo 9 della Costituzione. L'allarme lo lanciano Wwf ed Italia Nostra

di Redazione

Sicilia e Sardegna pronte a ”fare cassa” svendendo le coste, facendosi beffe della tutela del paesaggio prevista dall’articolo 9 della Costituzione. L’allarme lo lanciano Wwf ed Italia Nostra, commentando l’arrivo nelle aule dei due consigli regionali di provvedimenti sulla gestione delle coste. In Sardegna, rilevano le due associazioni, ”l’ emendamento numero 88 alla Finanziaria della Regione rappresenta l’ ennesimo tentativo per favorire nuovi insediamenti turistico-alberghieri in aree costiere di notevole valore naturalistico e paesaggistico. Si tratta di una ‘variante automatica’ degli strumenti di pianificazione urbanistica e di tutela del paesaggio che farebbe saltare gli Accordi di programma approvati da Regione, Province e Comuni interessati e altri soggetti pubblici e privati”. In Sicilia, proseguono, ”un emendamento aggiunto alla Finanziaria prevede la privatizzazione delle aree del demanio marittimo, comprese le opere abusive creando un trattamento ‘di favore’ verso gli isolani abusivi rispetto al resto dei cittadini italiani per i quali il condono edilizio si e’ chiuso nel ’93. Dietro a questo, in realtà, si nasconde il quarto tentativo di sanatoria lungo le coste da parte della Regione”.

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