Sostenibilità

WWF: dalle regioni arrivano nuovi rischi per lupi e orsi

Le regioni chiedono libertà di gestione delle due specie in deroga alla direttiva habitat. A sorprendere il WWF, il fatto che fino a pochi mesi fa le regioni si erano espresse a larghissima maggioranza contro gli abbattimenti, con impegni espliciti da parte dei governatori e oggi facciano questo passo falso

di Redazione

A meno di ventiquattro ore dalla Giornata per la tutela della Biodiversità mondiale due specie simbolo della natura italiana, orso e lupo, rischiano di vedere messa a rischio la loro tutela. Le Regioni, infatti, hanno chiesto impropriamente una modifica ad un DPR proposto dal Governo sulle specie aliene, per ottenere libertà di deroga dalla Direttiva Habitat (anche per il loro possibile abbattimento), bypassando il ministero dell’Ambiente.

Il WWF chiede al Governo di non avallare la richiesta delle Regioni confermando il parere contrario già espresso dal Ministero dell’Ambiente. Il tentativo delle Regioni ignora quanto ribadito ieri, in occasione del venticinquesimo anniversario della Giornata Mondiale della Biodiversità, dallo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul valore di “quell’inestimabile capitale collettivo rappresentato dalla biodiversità”. Ma i tentativi di disperdere questo patrimonio non si fermano: qualche settimana fa era stata già proposta una contestata modifica dello stesso DPR di recepimento della Direttiva Habitat, la norma europea che protegge le specie e gli habitat più preziosi e minacciati dell’Unione Europea, al fine di consentire i rilasci di specie non autoctone a scopo di pesca, nonostante le specie ‘aliene’ siano una delle principali minacce mondiali alla biodiversità.

La richiesta di deroga dalla normativa comunitaria proposta dalle Regioni al testo del DPR rappresenta un atto sconsiderato che mette a rischio due specie simbolo della Natura del nostro Paese.

Un vero e proprio tentativo di colpo di mano che, ne siamo certi, non sarà avallato dal governo. Le specie simbolo della natura e della biodiversità italiana non possono essere esposte ai ricatti di quei poteri locali che non vogliono attuare misure di prevenzione opportune, in spregio alle migliaia di allevatori che ogni giorno faticano per rendere possibile una coabitazione pacifica e alla maggioranza degli italiani che si sono espressi per una tutela integrale del lupo (il WWF nel corso della campagna #SosLupo che ha avuto milioni di contatti sul web e sui social ha raccolto e consegnato al ministro dell’Ambiente 190 mila firme in difesa del lupo).

Sorprende che le Regioni, che fino a pochi mesi fa si erano espresse a larghissima maggioranza contro gli abbattimenti, con impegni espliciti da parte dei governatori, oggi facciano questo passo falso.

Il WWF chiede al nuovo governo che si impegni per approvare al più presto il Piano d’Azione e Conservazione del lupo, la cui gestione deve essere operata necessariamente su scala nazionale, basandosi sulle migliori conoscenze disponibili senza lasciarsi condizionare da chi, per propaganda o per tornaconto politico continua a proporre gli abbattimenti, una misura che aggraverebbe il danno senza risolvere il problema.

Foto: WWF

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