Sostenibilità

WWF: “Basta con il Commissariamento dei Parchi italiani”

L'associazione ambientalista, in una lettera inviata al ministro Matteoli, chiede di mettere fine a questa pratica, che "non e' una soluzione alle necessita' del territorio protetto"

di Benedetta Verrini

In una lettera inviata al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Matteoli, il Wwf chiede di mettere fine al ricorso della pratica del Commissariamento per i Parchi italiani.
”Ultimo caso quello dell’Arcipelago Toscano per il quale la nomina di Barbetti a Commissario, due giorni fa, ha confermato i nostri timori”, afferma il Wwf. ”Una scelta – sottolinea il Wwf – che portera’ all’ennesimo scontro tra istituzioni e non a una soluzione concreta e tanto attesa sulle sorti dell’Ente Parco”.

”Il ricorso al commissariamento – scrive l’organizzazione ambientalista – non e’ una soluzione alle necessita’ del territorio protetto e delle comunita’ locali, ma un rinvio a data da destinarsi delle soluzioni urgenti e necessarie alla vita stessa degli enti”. Da qui l’importanza, ribadisce il Wwf ”di dare stabilita’ e governo sicuro agli Enti, con la nomina di Presidenti di esperienza e rappresentativita’ riconosciute e con l’insediamento dei Consigli Direttivi, cosi’ come previsto dalle normative. L’utilizzo di Commissari deve essere limitato a problemi amministravi e in tempi ben definiti e brevi”.
Caso emblematico il penultimo nato tra le aree protette nazionali, il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, ”una storia tormentata – sottolinea il Wwf – che va avanti ormai da tre anni”. ”Il Commissariamento – conclude il Responsabile Aree Protette e Mare del Wwf, Antonio Canu – e’ un rimedio peggiore del male. Ci si chiede come sia possibile impostare la gestione di un ente parco articolato e complesso senza mettere in conto i rapporti molto spesso critici con le amministrazioni e le popolazioni locali e senza cercare tutte le opportunita’ per ottenere il consenso”.

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