Famiglia

Wto: Urso, Italia può avere ruolo determinante in impasse su Pac

Secondo Urso ''si possono fare ulteriori passi in avanti fino al limite massimo della politica agricola comune, se ci sono adeguate e concrete contropartite nell'agricoltura e negli altri capitoli

di Chiara Brusini

L’Italia puo’ avere un ruolo determinante per far uscire l’Europa dall’impasse sulla questione agricola evitando cosi’ che il prossimo vertice dell’organizzazione mondiale del commercio, in programma a Hong Kong a dicembre, si risolva in un fallimento. Ne e’ convinto il vice ministro alle attivita’ produttive, con delega al commercio estero, Adolfo Urso, che oggi a Ginevra ha incontrato il direttore generale della Wto, Pascal Lamy, dopo l’ultimatum lanciato all’Ue dall’ex commissario. Secondo Lamy infatti, se l’Ue non arrivera’ a un’intesa entro pochi giorni la ministeriale di Hong Kong potrebbe addirittura essere annullata. “Si aprono dieci giorni decisivi – ha sottolineato Urso – e credo che l’Italia possa e debba svolgere un ruolo per far uscire l’Europa dalle secche delle divisioni, assumendo un ruolo propulsivo nel negoziato”Urso, che incontrera’ a Bruxelles il prossimo 4 novembre il commissario Ue al commercio Peter Mandelson, proporra’ che sia inserito all’ordine del giorno in uno dei prossimi Consigli dei ministri, la questione del Wto. ”Ne parlero’ con il ministro Scajola in modo da far si’ che l’Italia possa svolgere un ruolo attivo nell’Ue per sbloccare le due posizioni che si fronteggiano e che rischiano di spaccare e di indebolire l’Ue e quindi di bloccare il negoziato. Il Wto e’ un argomento che merita di essere discusso nel Cdm”. Il 7 novembre inoltre si dovrebbe riunire il Consiglio Affari generali e Relazioni esterne dell’Ue nel quale la Francia ha chiesto di discutere del negoziato del Wto. Secondo Urso ”si possono fare ulteriori passi in avanti fino al limite massimo della politica agricola comune, se ci sono adeguate e concrete contropartite nell’agricoltura e negli altri capitoli” come quelli che riguardano i prodotti industriali e la liberalizzazione dei servizi. L’Unione europea, ha sottolineato Urso, ”ha pochi giorni per uscire dall’angolo con una posizione ambiziosa che spinga avanti il negoziato sia per quanto riguarda il capitolo agricolo sia per quanto riguarda gli altri capitoli che sono altrettanto necessari”. Il viceministro, nel sottolineare che l’Italia ”ha sempre svolto un ruolo importante, propulsivo all’interno dell’Ue, in particolare nel corso del semestre di presidenza Ue”, ha precisato che serve affrontare tutti i ‘dossier’ nel loro insieme in modo da poter ”trovare un equilibrio equo e soddisfacente”. Secondo Urso nell’Ue ”serve una forte unita’ di intenti ma attualmente rischia di essere logorata da divisioni interne”. Il direttore generale del Wto Pascal Lamy, secondo quanto ha riferito Urso, ha ribadito che ci sono pochi giorni per superare l’attuale impasse. Per altro l’ex commissario Ue al Commercio ha anche sottolineato che l’obiettivo finale e’ quello di chiudere il negoziato entro il 2006. Per fare cio’, ha aggiunto Lamy, bisogna andare a Hong Kong con due terzi della strada fatti. Un obiettivo che sarebbe a portata di mano


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