Economia
Wto: Coldiretti, no ad accordi al ribasso per l’agricoltura
Per Coldiretti l’Unione europea deve ribadire l’importanza di trovare una soluzione adeguata al gravoso problema delle contraffazioni dei prodotti agricoli in generale e di quelli Made in Italy, in particolare
di Redazione
Alle dichiarazioni della rappresentante statunitense al commercio, Susan Schwab che ribadiscono l’intenzione dell’amministrazione Usa di non negoziare sulle Indicazioni geografiche, la Coldiretti risponde che l’Unione europea deve, a sua volta, ribadire l’importanza di trovare una soluzione adeguata al gravoso problema delle contraffazioni dei prodotti agricoli in generale e di quelli Made in Italy, in particolare.
La questione della tutela delle indicazioni geografiche, così come l’inclusione nella lista dei prodotti tropicali di taluni prodotti mediterranei – rileva la Coldiretti – merita risposte in linea con quanto dichiarato di recente dal Commissario europeo all’agricoltura, Fischer Boel e dal Ministro Zaia.
A questo punto – precisa la Coldiretti – è necessario che l’Unione europea tenga fede a quanto sin qui affermato riguardo al condizionamento delle proprie offerte a un esito positivo del negoziato anche sulle Indicazioni geografiche e gli altri aspetti collegati, reagendo all’atteggiamento statunitense in maniera chiara e inequivocabile.
Ciò si rende ancora più necessario nel momento in cui – sostiene la Coldiretti – 105 Paesi si sono già espressi a favore di un’efficace tutela delle Indicazioni Geografiche a livello mondiale, tra cui quasi tutti i Paesi in via di sviluppo e quelli meno avanzati.
L’Unione europea – conclude la Coldiretti – non può correre il rischio di accordi al ribasso per l’agricoltura in un momento in cui, con l’emergenza cibo mondiale, la capacità di approvvigionamento alimentare è diventata un fattore strategico per lo sviluppo dell’intera economia e l’adozione di regole trasparenti nel commercio un atto fondamentale e irrinunciabile.
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