Formazione

Wto: Brasile e India disposti a concessioni sui dazi.

Durante il vertice dei G7 di sabato scorso i due più importanti Paesi emergenti hanno offerto riduzioni delle tariffe

di Chiara Brusini

Al fine di sbloccare lo stallo nelle trattative sul ‘Doha round’, India e Brasile nel corso del vertice del G7 di sabato 3 hanno messo sul tavolo alcune concessioni sui settori dei beni industriali e dei servizi, precisando pero’ che la loro offerta dovra’ essere corrisposta dai paesi industrializzati.

L’India in particolare ha offerto di abbassare le tariffe di oltre il 50%, mentre il Brasile ha detto di essere pronto a fare nuove concessioni sulle tariffe industriali e ad aprire il mercato dei servizi, nel caso in cui Washington e Bruxelles facciano altrettanto nel settore agricolo.

”Nel corso del vertice del G7, l’India ha offerto una riduzione delle tariffe del 50% – si legge in un comunicato – la proposta non e’ stata accolta. Siamo pronti a offrire ulteriori tagli qualora i paesi industrializzati facciano altrettanto. Sul fronte del mercato dei servizi abbiamo gia’ fatto delle proposte e a seconda delle risposte che arriveranno siano pronti a fare la nostra parte”.

Sulle stessa lunghezza d’onda il paese sudamericano. ”Riguardo alle tariffe industriali il Brasile e’ pronto ad accontentare Usa e Ue ma loro devono fare altrettanto sull’agricoltura – ha detto il ministro delle finanze Antonio Palocci al termine dell’incontro con il ministro delle finanze inglese, Gordon Brown – il Brasile intende offrire il suo contributo al successo delle trattative facendo concessioni anche nel settore dei servizi e in particolare su quello delle riassicurazioni”.

Lo stesso Brown ha voluto far sapere che cercera’ di organizzare nei prossimi giorni, insieme al presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silvia, un vertice straordinario del G7, piu’ i rappresentanti di altri 5 paesi emergenti, per superare la paralisi delle trattative sul commercio e poter arrivare alla ministeriale di Hong Kong in programma il 13 dicembre con uno spirito maggiormente costruttivo.

L’iniziativa ha ricevuto il plauso anche dalla Cina. ”Ognuno ha espresso speranza che il vertice di Hong Kong possa risolversi positivamente”, ha detto il vice ministro delle finanze Jin Renqing.

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