Cultura

Wto: Alemanno e Pecoraro, i due Poli s’incontrano sull’agricoltura

gm, difesa dei prodotti tipici, rapporti con i paesi in via di sviluppo. Nel campo dell'agricoltura le distanze si accorciano tra centrodestra e centrosinistra.

di Redazione

Ogm, difesa dei prodotti tipici, rapporti con i paesi in via di sviluppo. Nel campo dell’agricoltura le distanze si accorciano tra centrodestra e centrosinistra. Almeno a guardare il ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno ed il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, predecessore del ministro di An al dicastero di via XX Settembre nel governo dell’Ulivo. I due oggi hanno dato ulteriore prova della loro sintonia di vedute in un convegno organizzato dai Verdi in vista del round del Wto di Cancun. ‘Padrone di casa’ Pecoraro Scanio, ‘ospite d’onore’ Alemanno. La sintonia comincia dall’importanza attribuita al round del Wto di Cancun, che, dice Pecoraro Scanio, con un accenno al dibattito nel centrosinistra, “incide sulla vita degli italiani molto di più delle liste uniche perché lì si decide cosa mangiamo e tutto dipenderà da chi vincerà: se le lobby delle multinazionali o le lobby dei cittadini rappresentati al vertice dai ministri di governi democraticamente eletti”. Da parte sua, Alemanno guarda a Cancun come ad una “sfida” per arrivare alla “affermazione a livello planetario” del modello europeo in agricoltura e nel commercio dei prodotti agricoli. Sulla questione ogm, la consonanza di vedute è nota. “Dobbiamo essere molto rigidi”, ha esortato Alemanno perché la “contaminazione genica è molto più irreversibile di quella chimica”. E bisogna arrivare a garantire “un autentico diritto di scelta dei consumatori”, attraverso la coesistenza, regolata da una legislazione precisa, tra agricoltura normale e ogm, a patto che “i coltivatori di ogm garantiscano di non sconfinare”, incalza Pecoraro Scanio. In quanto secondo il leader dei Verdi “è interesse nazionale ed europeo bloccare gli ogm” che “non vanno vietati”, ma “bisogna capire quanto siamo liberi di scegliere cosa mangiare”. Ma oltre agli ogm, argomento che verrà affrontato informalmente al vertice di Cancun, in quanto non inserito nei negoziati, in questo momento la preoccupazione di Alemanno, e anche di Pecoraro Scanio, è far passare la ‘short list’ europea dei prodotti tipici di aree geograficamente protette, vincendo il “dissenso degli Usa e di altri paesi”. Il leader verde: “è interesse nazionale difendere i prodotti tipici”. E si chiede: “Perché chi copia le videocassette finisce in galera, mentre chi copia i vini italiani, inventandosi un ‘Chianti’ in California, non viene punito, anzi magari gli danno anche una medaglia?”. L’agropirateria è da combattere, non hanno dubbi il ministro espressione della destra sociale ed il presidente dei Verdi. Ma a ben guardare anche sui rapporti con il ‘sud’ del mondo i due non sono così lontani. Alemanno è convinto che non basta “abbattere le barriere per favorire le importazioni dai paesi in via di sviluppo”, in quanto in quei paesi “le piantagioni di prodotti di esportazione sono spesso nelle mani dei grandi proprietari”. All’agricoltura non si deve guardare solo in termini “di liberalizzazione”, ma anche di “valorizzazione del territorio e diritti dei popoli”. Fa eco Pecoraro: “l’Ue faccia un patto con i paesi in via di sviluppo, per sostenere l’agricoltura di sussistenza di quei paesi, e apra al commercio equo e solidale, che coinvolge ormai 5 milioni di produttori dei paesi poveri”. Sui grandi temi si trovano le coincidenze perché, dice Pecoraro, “nel tempo libero dal dibattito sulle riforme istituzionali vogliamo o no accorgerci del fatto che intanto ci fottono a livello planetario?”


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