Formazione

Wsis/Tunisi: Una scheda

World Summit on the Information Society. Ecco una scheda per saperne di pi

di Redazione

L’Unione europea si batte per togliere agli Usa il monopolio di fatto sulla gestione di Internet: oggi in Tunisia, al summit mondiale per la Società dell’Informazione dell’Onu, si consumerà un altro scontro nella “battaglia” per il controllo della rete. Alla discussione, a cui prenderanno parte più di 50 capi di stato o rappresentanti di governi e della società civile, l’Unione europea parlerà con una sola voce, espressa dalla Presidenza britannica con il supporto della Commissione. “Spero che Tunisi segnerà un importante passo avanti nella lunga emancipazione di Internet dal controllo governativo e verso una vera governance internazionale” ha dichiarato ieri il Commissario Ue per la Società dell’informazione e i media, la lussemburghese Viviane Reding. Uno dei nodi da sciogliere è la gestione del Dns (Domain Name System), il sistema dove sono archiviati i domini internet. Ad oggi questo archivio è gestito dall’organizzazione non profit californiana Icann (Internet Corporation for Assigned Names ad Numbers), grazie ad un accordo con il Dipartimento del Commercio americano. In questo modo però il governo Usa è il solo – almeno in teoria – a poter decidere quando un nuovo dominio (Top Level Domain) può essere introdotto, sia esso nazionale, come .uk, .it o .fr, o generico, come i classici .com o .eu. L’Unione Europea propone da tempo un “nuovo metodo cooperativo” nelle questioni che riguardano il controllo dell’Icann, oggi monopolizzate dagli Usa, in modo che i governi interessati per ogni singola decisione si possano consultare. Allo stesso tempo però l’Ue vede con favore il controllo dell’indirizzario internet da parte di un’organizzazione privata non profit e non ha intenzione di promuovere la creazione di nuovi organismi internazionali di controllo che finirebbero per distorcere la natura libera e aperta di internet. “Se i governi del mondo fossero sinceramente impegnati a mantenere Internet libero, stabile e aperto, il Comitato consultivo dei governi dell’Icann già esistente sarebbe un organo adatto per mettere in pratica il nuovo modello cooperativo proposto da noi europei” ha spiegato il Commissario Viviane Reding. Il summit tuttavia non inizia sotto migliori auspici. Nei mesi scorsi infatti sono state denunciate ripetute violenze da parte della polizia tunisina nei confronti degli attivisti di diverse organizzazioni non governative che hanno protestato per essere state escluse dal vertice. Ieri e oggi sono state riportate violenze anche nei confronti dei giornalisti della televisione belga e francese. I portavoce Ue hanno condannato oggi gli incidenti e sono “in contatto con le autorità di Tunisi” per “esprimere la loro preoccupazione”.


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