Formazione

Workcamps e l’estate prende quota

In Italia, Europa o nel mondo: sono migliaia le opportunità offerte a giovani, giovanissimi e anche senior da ong e associazioni. Sempre più la partecipazione a queste esperienze è occasione per imparare a lavorare in team internazionali. E le competenze entrano nei curricula. Per avere più scelta occorre però muoversi per tempo... anzi subito

di Antonietta Nembri

Presto che è tardi. Sembra essere questo il motto di chi sta pensando alle prossime vacanze, ma non si immagina sdraiato in riva al mare tra centinaia di bagnanti o intruppato in un villaggio all inclusive dove all’altro capo dei mondo non mancherà il cocktail che si potrebbe trovare al bancone dei locali di Roma e Milano. Per chi – e sono sempre di più – pensa ai prossimi mesi estivi come occasione per scoprire un modo diverso di divertirsi e allo stesso tempo, sperimentarsi in team internazionali o semplicemente dandosi da fare per gli altri o l’ambiente, sono proprio queste le settimane più calde.

E che queste vacanze siano molto ricercate lo dimostra il fatto che in meno di un mese e mezzo (l’avviso di apertura iscrizioni è apparso a fine gennaio) Fondazione Arché ha completato il gruppo di volontari per il tradizionale campo di volontariato in Zambia che si tiene ad agosto.
Restano pochi giorni anche per candidarsi all’esperienza di volontariato nelle case di accoglienza per ex bambini di strada di Nairobi e Lusaka proposta da una ventina d’anni da Amani ong che cerca giovani disponibili per il mese di agosto. La possibilità di candidarsi chiude il 31 marzo. Prima della partenza i volontari dovranno partecipare, prima della partenza, a cinque weekend di preparazione obbligatori. Tutte le informazioni sul sito e al numero 02.48951149.

Un’estate di giochi e animazione

Capacità e voglia di stare con i bambini, questo il requisito base dei volontari che cerca Fondazione Mission Bambini. La possibilità di vivere un’esperienza all’estero in uno dei progetti che la fondazione sostiene in 19 Paesi del mondo è aperta tutto l’anno, anche se è l’estate il periodo più frequentato.

Una cinquantina i volontari che visitano i progetti nel corso dell’anno. «Noi offriamo la possibilità di fare due tipi di volontariato, uno di tipo professionale per il quale si cercano persone che vogliano mettere a disposizione le proprie competenze come per esempio ingegneri, architetti, agronomi, poi c’è quello più accessibile per il quale si richiede solo la voglia di voler vivere un’esperienza con i bambini», spiega Samuela Castellotti di Mission Bambini.

Prima di partire i volontari partecipano a un open day (il prossimo è in programma il 14 maggio), cui segue un webinar, un corso più tecnico per prepararsi alla partenza che viene fatto online, l’ultimo step prima della partenza è un colloquio con la responsabile dell’Ufficio Volontariato in cui si potranno definire le soluzioni più adatte alle singole persone. «Per noi i volontari sono figure molto importanti, sono i testimonial della fondazione e i nostri partner all’estero sono molto contenti di queste presenze», conclude Castellotti. Per partecipare non ci sono quote di iscrizioni, a carico del volontario ci sono i costi vivi: volo, vitto e alloggio. Tutti i dettagli online

Nel 2015 sono state 160 le persone che hanno partecipato ai campus di Fondazione Francesca Rava – Nph Italia che si svolgono nelle Case di Nph in America Latina. Una caratteristica di questa proposta è di essere anche un’occasione di volontariato familiare. Ancora aperte le iscrizioni (chiudono comunque il 30 marzo) per due destinazioni: Repubblica Dominicana dal 15 al 26 agosto e Messico dal 18 al 31 agosto, uno dei primi centri fondati da padre Wasson. I volontari saranno impegnati nelle case –orfanotrofio di Nph e tra le attività accanto a quelle ludico-ricreative ci potrà essere l’aiuto nella coltivazione degli orti o nelle opere di abbellimento.

«Lavorando dentro gli orfanotrofi si chiede a chi partecipa il massimo rispetto della cultura che si va a incontrare. Comunque in fondazione facciamo incontri formativi perché chi viene con noi deve avere spirito di adattamento», spiegano da Fondazione Rava.
A ogni campus partecipano una quindicina di persone e un mese e mezzo prima della partenza viene organizzato un incontro anche per far conoscere i volontari tra loro.

I campus sono anche l’occasione per i sostenitori di conoscere i bambini sostenuti a distanza come nell’ultimo campus invernale ad Haiti dove 13 volontari hanno trascorso le vacanze di Natale visitando e aiutando i progetti attivi nell’isola caraibica. A carico dei volontari vi sono il volo, la copertura assicurativa e un contributo per vitto e alloggio (per i dettagli questo link)

Nella gallery alcune attività dei volotnari nei campus di Fondazione Rava dall'aiuto in cucina al lavoro negli orti

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Immersi nella natura

Esperienze per tutte le età sono quelle che propone la Lipu con i campi 2016 che si svolgono tra Piemonte, Toscana, Campania e Sardegna. Le proposte per i più piccoli che prevedono esplorazioni e giochi per conoscere la natura (8-13 anni) prendono il via da metà giugno, con turni settimanali, nella Riserva del Chiarone Oasi Lipu di Massaciuccoli (Lucca) e nella Riserva naturale Crava Morozzo in Alta Valle Stura (in questa in particolare sono state organizzate esperienze potteriane in stile Hogwards).
Riservati agli adulti i campi al Cruma (Centro recupero uccelli marini e acquatici) di Livorno dedicati al soccorso della fauna selvatica in difficoltà: tra le mansioni dei volontari anche l’alimentazione dei pulcini caduti dal nido e l’allattamento dei piccoli ricci.

Le attività antincendio sono tra quelle del campo estivo sulla costiera amalfitana (dal 17 luglio al 27 agosto con turni settimanali) a cura della Lipu di Salerno con il Cfs e il Parco regionale dei Monti Lattari. Pratiche di sostenibilità ambientale accanto al monitoraggio di flora e fauna sono in programma invece al Parco nazionale Val Grande. (qui tutti i contatti)

La cura dell’ambiente minacciato dai cambiamenti climatici, il rischio idrogeologico, i reati ambientali e la tutela della biodiversità restano sempre al centro dei campi di volontariato di Legambiente che quest’anno punta l’obiettivo sul tema migrazioni anche perché come sottolineano all’associazione del cigno i cambiamenti in corso – a livello geopolitico e climatico – stanno trasformando gli equilibri del secolo scorso e il Mediterraneo è al centro di trasformazioni e drammi. Non deve stupire quindi che tra le novità del 2016 vi siano in programma campi di volontariato a Lampedusa dove i volontari contribuiranno alla sicurezza della deposizione delle uova della Caretta caretta. Tra le nuove mete il Parco Nazionale della Majella, le Isole Tremiti, Ustica, il Parco del Monte Barro in Lombardia.

Quelli organizzati in Italia, tenuti dai circoli locali di Legambiente, rispondono alle urgenze ambientali delle diverse località che vanno dal monitoraggio del territorio alla legalità, dalla pulizia dei fondali alla sorveglianza e snorkeling. Sul sito di Legambiente è possibile filtrare l’ampia offerta anche in base all’età, non mancano infatti campi (in Italia ed Europa) per famiglie e altri per ragazzi dai 15 ai 17 anni.

A questo link le regole generali per partecipare e le modalità per la partecipazione dei volontari speciali (le segnalazioni vanno inviate entro il 15 maggio). Legambiente, infatti dal 1997 ha inventato un programma per l’inserimento mirato di volontari speciali, cioè – come spiegano a Legambiente – «persone con lievi handicap fisici o mentali, in condizioni di emarginazione o con un passato difficile». In generale per iscriversi ai campi non c’è un vero e proprio limite di tempo, ma i posti sono limitati e con il trascorrere delle settimane si riduce la possibilità di scelta.

Un’esperienza da mettere in curriculum

Tra le storiche realtà nel mondo dei workcamps c’è Lunaria che dal 1992 promuove e organizza campi di volontariato. Le mete 2016 sono state pubblicate il 10 marzo, l’offerta prevede duemila progetti in tutto il mondo – Lunaria è partner dell’Alliance of International Voluntary Service Organisation – in pochi giorni sono state oltre cento le iscrizioni. «Lo scorso anno abbiamo avuto un boom inaspettato, al punto che c’erano più persone interessate a partecipare a un campo che posti a disposizione» conferma Marcello Mariuzzo vicepresidente di Lunaria.

«I campi internazionali a volte prevedono dei posti limitati anche in base alla nazionalità, ma soprattutto una differenza con altri Paesi è che all’estero i giovani si muovono prima. Per questo quando un ragazzo italiano si decide invece di trovare 2mila opportunità di scelta nel trova molte meno». Una delle novità di quest’anno sono i progetti per minorenni in Spagna, Serbia e Usa «quest’ultima meta è già sold-out».
La tendenza che si conferma quest’anno è il desiderio di andare alla scoperta del mondo «Stiamo lavorando sul riconoscimento delle competenze» spiega «i giovani girano sempre di più il mondo, acquisiscono un’educazione informale e imparano a lavorare in team internazionali e interculturali. Ogni anno sono almeno 25mila i giovani europei che partecipano a questo tipo di esperienze ed è pensato proprio per loro il progetto europeo I’ve – I have experienced».
Da quest’anno trovare un campo in ogni angolo del mondo è anche più semplice grazie anche alla mappa interattiva.

Italia, molta Europa e qualche meta nel mondo: è questo il menù 2016 di Ibo Italia, associazione italiana soci costruttori, ong membro di Focsiv che lo scorso anno ha lanciato il progetto Piccoli volontari crescono e che dopo la buona accoglienza dello scorso anno ripropone i campi per adolescenti sia in Italia sia in Europa «una delle caratteristiche di questi campi è la presenza di camp leader formati come educatori che non solo organizzano il lavoro manuale, ma anche il resto della giornata dedicato alla formazione» spiega Giacomo Locci, responsabile comunicazione di Ibo Italia. Per partecipare ai campi extra europei (Bolivia, India, Kenya e Perù) occorre avere più di 21 anni. Un solo campo è dedicato agli over 45 «Il campo senior prevede delle caratteristiche precise per i volontari, per quello di quest’anno a Macchiagodena (IS), in particolare si cercano pavimentisti, imbianchini e fabbri» precisa.
Una delle precisazioni che Ibo Italia tiene a fare è che i campi “sono per tutti, ma non per chiunque”, anche per questo chi si iscrive al campo fa un colloquio e un orientamento telefonico, mentre è previsto un incontro di formazione a giugno per i campisti in partenza per le mete italiane ed europee. Per i campi fuori Europa, invece l’incontro di formazione è legato alle date di partenza. Prevista una quota di iscrizione, il costo del viaggio per raggiungere il campo e in alcuni casi un extra per la comunità ospitante. Tutti particolari che vengono resi noti al momento dell’iscrizione. Le schede di tutti i campi, l’elenco con la disponibilità dei posti e le date sono raggiungibili a questo link.

Con lo slogan “(E)state a colori” sono aperte da pochissimi giorni le iscrizioni al progetto “Terre e libertà”, i campi di volontariato all’estero promossi da Ipsia (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) ong delle Acli che mette a disposizione un centinaio di posti per campi di animazione a favore di bambini trai 6 e i 14 anni nell’est Europa (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo e Moldova) e in Brasile, Kenya e Mozambico.

Per partecipare ai campi in Europa occorre avere più di 18 anni e oltre i 22 per le mete extra-europee per queste è previsto anche un colloquio di selezione. È prevista un’età massima: 50 anni, anche in considerazione del fatto che in media i partecipanti hanno tra i 24 e i 25 anni.
Per chi desidera andare ad agosto (dal 6 al 27) in Amazzonia, Kenya e Mozambico le iscrizioni chiudono il 29 aprile, mentre c’è tempo fino al 13 giugno per le mete europee. Due i weekend di formazione in programma a giugno e luglio che sono obbligatori. Prevista una quota di partecipazione di 200 euro per le mete europee e 2mila per quelle extraueropee. (qui tutti i dettagli).

Ultimissimi posti disponibili per il workshop fotografico a Cuba di Arci culture solidali in programma dal 28 aprile al 2 maggio (le iscrizioni chiudono comunque il 30 marzo). Quelli proposti da Arcs sono campi di volontariato di tipo culturale per conoscere i Paesi attraverso dei workshop che possono essere sia documentali sia di scambio con i giovani del posto. Quello in programma a Cuba è un workshop con il fotografo Giulio Di Meo. Le prossime mete sono in aggiornamento, tra i Paesi interessati vi sono Libano, Senegal, Uruguay e forse Palestina. Per partecipare occorre avere da 18 anni ai 99 «ma anche 100 vanno bene» commentano da Arcs. Per conoscere le prossime mete tenere d’occhio il portale o il link alla pagina dei campi.

Legalità

Li definiscono “campi di impegno e formazione” sono quelli che propone Libera in tutto il territorio italiano all'interno di beni e terreni confiscati alle mafie: 15 regioni coinvolte per una E!state liberi come recita lo slogan e il nome della pagina Fb dell’iniziativa.
I campi di volontariato 2016 sono organizzati per gruppi (scuole, gruppi parrocchiali, scout, associazioni), famiglie, singoli e sono previsti anche campi internazionali aperti alla partecipazione di italiani e non dove la lingua comune sarà l’inglese. I campi dureranno dai 7 ai 10 giorni e in genere la giornata è scandita da lavori manuali (agricoli o di ristrutturazione) la mattina, mentre il pomeriggio e la sera sono dedicati alla formazione e all’incontro con il territorio. La quota di partecipazione è di 250 euro per i campi internazionali e di 140 per tutti gli altri.
Il dettaglio delle mete e dei periodi saranno pubblicati sulla pagina ad hoc del portale dell’associazione.

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