Formazione

Wolfowitz sbarca in Africa

Prima uscita internazionale del Presidente della Banca Mondiale in Nigeria, Burkina Faso, Rwanda e Sudafrica

di Joshua Massarenti

Il neo Presidente della Banca Mondiale (Bm) Paul Wolfowitz è giunto in Nigeria in quello che è il suo primo soggiorno internazionale alla guida della più importantye istituzione finanziaria del mondo (assieme al Fondo monetario internazionale). Lo ha reso noto l’Afp.

“Sì è arrivato” ha commentato il portavoce della Bm. “Ha subito iniziato a compiere i suoi doveri recandosi in un villaggio di Fulani (nomadi) a Daruga”, in periferia della capitale nigeriana Abuja.

Investito secondo i propri termini da “una nobile missione” (la lotta contro la povertà), l’ex numero del Pentagono si recherà dopo la Nigeria in altri tre Paesi africani: il Burkina Faso, il Rwanda e il Sudafrica. Prima di sbarcare in terre nigeriane, Wolfowitz si era fermato a Londra per intrattenersi con i ministri delle finanze del G7 incoraggiando questi ultimi a “trovare un meccanismo che possa aumentare le risorse da destinare all’Africa”. Ma impregnato da una lunga esperienza passato in seno all’amministrazione della Casa Bianca, Wolfowitz ha altres’ ricordato che l’aiuto pubblico allo sviluppo non è da considerarsi la panacea della miseria del continente africano.

Riferendosi ad alcuni suoi recenti contatti con i leader dei Paesi africani più poveri, il Presidente della Banca Mondiale si è convinto che “una delle ragioni per le quali penso che sia giunto davvero il momento di fare qualche cosa è che gli stessi leader africani hanno riconosciuto che la responsabilità inizia in casa propria”.

“Capiscono” ha aggiunto Wolfowitz, “che alcuni problemi del passato sono dovuti a errori commessi da governi africani e sono rimasto impressionato dalla determinazione di questi leader a tener conto di queste lezioni”. E’ nella lotta contro la corruzione e nell’attuazione di politiche di buon governo che Wolfowitz intravede “l’occasione storica dell’Africa a uscire dalla miseria”.

A differenza di George W. Bush, favorevole al passaggio da una politica di crediti rilasciati dalle istituzioni multilaterali ai Paesi che a lungo termine non riescono a rimborsare, a una politica di doni distribuiti secondo criteri di “good governance”, Wolfowitz preferisce orientare i suoi sforzi a favorire un clima di investimento in Africa sviluppando soprattutto il settore privato, al fine di promuovere commercio e credito. Questo il messaggio che intende trasmettere durante il suo soggiorno ai responsabili politici, ai parlamentari, ai dirigenti privati africani e non solo. Anche i piccoli proprietari terrieri o gruppi di donne verranno interpellati dai nuovi orientamenti di politica economica del Presidente della Banca Mondiale.

“Questa visita segna la volontà di Wolfowitz a ascoltare gli uomini e le donne povere dell’Africa, ma la Banca mondiale smettere di imporre il liberalismo commerciale a Paesi poveri incapaci di concorrere con i produttori ricchi” ha sottolineato Caroline Green, portavoce dell’Ong internazionale Oxfam. “Durante la settimana di visita di Wolfowitz in Africa, oltre 100mila bambini moriranno di malattie per le quali esistono rimedi e 40 milioni di ragazzi e ragazze saranno privati di scuola per manncanza di finanziamenti”.

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