Volontariato
Wolfensohn: “L’Iraq distrae il mondo dalla povertà”
Il presidente della Banca mondiale lo dichiara in un'intervista pubblicata oggi sul Financial Times
La guerra in Iraq e le preoccupazioni per il terrorismo stanno distraendo i paesi ricchi dagli obiettivi di sviluppo di lungo termine e dalla terribile sofferenza umana in Africa. Lo afferma James Wolfensohn, presidente della Banca Mondiale in un?intervista pubblicata oggi dal ‘Financial Times’, nella quale inoltre prevede che l?ordine del giorno dell?incontro annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale risentirà pesantemente di questa situazione. Gli Stati Uniti vorrebbero che nel vertice fissato per ottobre a Washington le discussioni sugli aiuti al debito dell?Iraq diventino una priorità (e puntano ad una riduzione contabile del 90% del debito esterno iracheno, stimato a 120 miliardi di dollari). ”Quello che è importante è che la gente si renda conto del fatto che le preoccupazioni di breve termine relative all’Iraq, all?Afghanistan e all terrorismo devono essere affrontate – ha detto Wolfensohn, il cui secondo mandato quinquennale alla guida della Banca scade la prossima estate – ma che non possiamo perdere tempo sulle questioni di lungo e medio termine relative alla poverta’ e allo sviluppo”. Ma, ha ammesso il capo della Banca Mondiale, ”e’ difficile far concentrare la gente su tali questioni quando il mondo spende 900 miliardi di dollari per la difesa, cioe’ 15-20 volte il flusso di contanti per l’assistenza allo sviluppo”. Accennando alla povertà, all?Aids e al genocidio nella regione sudanese di Darfur, uno degli ultimi esempi di una crisi trascurata, Wolfensohn ha detto: ” Lo spargimento di sangue e il terrore che colpiscono l?Africa sono un enorme multiplo di qualsiasi altra cosa che vediamo in altri posti. E lo dobbiamo capire, cosi’ da non cadere nella trappola di pensare che le vite dei neri non significhino niente”.
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