Cinema
Willy Monteiro, quell’alieno che sconfigge i bulli
Quattro anni fa, il 6 settembre 2020, Willy Monteiro veniva ucciso da un gruppo di coetanei. La sua storia è raccontata ora in "Willy - Different is Good", un cortometraggio realizzato dagli studenti della Side Academy di Verona e presentato al Festival del cinema di Venezia. «Questo cartoon ci insegna che un abbraccio può far tornare bambino anche il più duro dei bulli», commenta Milena, sorella di Willy
Un piccolo alieno minacciato dai bulli è il protagonista del cortometraggio animato 3D Willy – Different is Good realizzato da una settantina di studenti della Side academy di Verona e ispirato alla storia del ventunenne Willy Monteiro, picchiato a morte da un gruppo di coetanei il 6 settembre del 2020 a Colleferro, in provincia di Roma.
«I nostri studenti hanno subito adottato la storia di Willy», spiega Stefano Siganakis, direttore generale e fondatore dell’accademia veronese, «questo giovane ragazzo voleva solo difendere un suo amico dal gruppo di bulli che lo stava infastidendo e per questo è stato picchiato e ucciso in soli 40 secondi. Un tempo che racconta la violenza con cui gli si sono scagliati contro. Un gesto di razzismo nei confronti di un ragazzo originario di Capo Verde che era appena uscito dal ristorante dove lavorava e voleva solo tornare a casa».
Centomila ore di lavoro distribuite, per esigenze accademiche, in un triennio hanno dato vita a cinque minuti e mezzo di immagini realizzate con tecnologie all’avanguardia utilizzate, di solito, per creare videogiochi. Nello sviluppo del video – presentato in anteprima lo scorso 31 agosto, tra gli happening “fuori concorso” del Festival del cinema di Venezia – la storia di Willy rivive attraverso le peripezie di un piccolo alieno, minacciato da bulli, che non vogliono solo umiliarlo, ma anche riprendere con un video il pestaggio per poi diffonderlo sui social.
«Abbiamo scelto di creare un alieno dalle forme tondeggianti, basso e vestito con una tuta rossa, un colore che visivamente racconta il senso di pericolo», spiega Siganakis. «Volevamo, anche, raccontare la sua diversità rispetto ai tre bulli che sono, invece, alti, filiformi e vestiti di blu. Un colore, questo, usato di solito nelle scene dei film che anticipano eventi negativi. Il cartone è ambientato in una periferia, simile a quelle dei film americani. Il piccolo alieno buono cerca di difendersi dai tre loschi figuri emettendo un fischio fortissimo per stordirli. La scelta non è casuale. Racconta come è possibile non usare violenza verso il prossimo. Altro tema che tocchiamo è il cyberbullismo. Infatti, uno dei bulli deve registrare la violenza con il suo smartphone, ma nel momento in cui prende in mano il cellulare ha una conversione e regala al pubblico l’emozione di un finale sorprendente».
Il 20 gennaio la giornata nazionale del rispetto
Il cartoon – grazie all’impegno dell’associazione nazionale Nel nome del rispetto che ha ottenuto l’istituzione della Giornata nazionale del rispetto che si terrà ogni anno il 20 gennaio, giorno del compleanno di Willy Monteiro – sarà presentato nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle carceri che partecipano al progetto annuale indetto dall’associazione per la promozione e la comprensione del principio del rispetto tra le giovani generazioni.
Willy – Different is Good è anche un cortometraggio che insegna la forza dell’amicizia che, come racconta Milena Monteiro, sorella di Willy, «ci insegna a diventare la migliore versione di noi stessi». «Raccontare la storia di mio fratello attraverso un cartone», aggiunge, «consente di far arrivare ai ragazzi un messaggio profondo in modo semplice ed efficace, lo stesso messaggio che la nostra famiglia ripete da quattro anni: un abbraccio può far tornare bambino anche il più duro dei bulli. Dobbiamo insegnare la forza dell’amicizia, il valore dell’essere diversi, il desiderio di raggiungere la migliore versione di noi stessi, la parte di noi che fa del bene al prossimo».
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