Formazione

Wheelchair hockey, sale la febbre per le finali

Da domenica 6 a venerdì 11 giugno le migliori squadre del rivoluzionario sport su carrozzina si sfidano a Lignano Sabbiadoro. Ecco i finalisti e le regole del gioco

di Redazione

di Nicolò Cafagna

I ‘piloti’ sono concentrati, le monoposto sono cariche e tutti i riflettori sono puntati su Lignano Sabbiadoro, dove, dal 6 all’11 giugno, oltre cento atleti disabili, con i loro bolidi a quattro ruote, si sfideranno alla conquista del tricolore di Wheelchair hockey, ovvero l’hockey in carrozzina.

Se a inizio anni ’90 lo sport, attraverso il rugby, ha contribuito a porre fine all’apartheid sudafricana, negli stessi anni e nel nostro paese un altro sport, l’hockey ha permesso a persone affette da gravi patologie neuromuscolari di svolgere un’attività agonistica. Nel primo caso lo sport ha aggregato un intero paese diviso da gravi lacerazioni sociali come il Sud Africa, nel secondo ha contribuito in maniera significativa all’integrazione sociale dei disabili: lo sport, attività in grado di far sentire una persona parte attiva di un gruppo, ha spinto questi atleti a credere in se stessi e a voler, così, pretendere di essere parte integrante della società. Alla sua nascita, nel 1995, il Wheelchair Hockey era quasi un’attività casereccia, ma nel corso degli anni ha acquisito sempre maggior importanza, tanto che, come in Formula 1, sono i particolari a far la differenza e, come nel calcio, sono gli schemi a far vincere le partite.

 Teatro delle fasi finali del XV° campionato nazionale della Fiwh (Federazione italiana wheelchair hockey) sarà per la terza volta consecutiva la località balneare friulana. A Lignano Sabbiadoro otto squadre, provenienti da tutta Italia, si sfideranno per coronare il sogno di diventare campioni d’Italia. Per gli atleti ci sarà uno stimolo un più: giocare bene per farsi notare dal commissario tecnico della nazionale Maino, impegnato nel difficile compito di decidere chi dovrà difendere i colori azzurri ai prossimi mondiali (patrocinati da Vita) in programma a novembre 2010 proprio nel nostro paese.

Per l’edizione 2010 delle finali, saranno tutti contro gli Skorpions Varese: vincitori delle ultime tre edizioni del campionato e una spanna sopra le altre compagini, i varesini sono i super favoriti per la conquista del tricolore. Soltanto i Rangers Bologna, guidati dagli azzurri Liccardo e Bortolini, sembrano in grado di poter insidiare la corazzata lombarda. A chiudere il quartetto delle teste di serie ci sono i capitolini del Thunder Roma, vincitori dello scudetto nel 2006, e gli Sharks Monza, team rivelazione nella passata stagione. A incrociare una della quattro squadre sopra citate, vi sono i club qualificatisi come secondi nei vari raggruppamenti: l’Albalonga’s Craziest Cows, squadra finalista nella passata stagione, i temibili Blue Devils Genova, giunti secondi nel girone condiviso con gli Skorpions Verese, il Coco Loco Padova, alla prima partecipazione alle fasi finali, e i Blue Devils Napoli. Fuori dai play-off restano due storiche squadre: i tre volte campioni meneghini dei Dream Team Milano e il Magic Torino.

Come nell’hockey su giacchio, la disciplina hockeystica più famosa, anche nel wheelchair i giocatori usano le mazze, ma non tutti però: infatti, a causa della patologia di cui sono affetti (solitamente la distrofia muscolare), molti atleti non sono in grado di muovere gli arti superiori. Per loro è stato ideato lo stick: una specie di paletta, con due alette laterali, che si applica alla parte anteriore della carrozzina in modo tale da permettere al giocatore di portare la pallina. Per regolamento il portiere e almeno un altro giocatore sono obbligati a far uso dello stick, mentre le mazze in campo possono essere al massimo 3. La presenza in campo dei giocatori che usano la mazza, invece, è regolamentata da un punteggio: stabilito in base alla forza fisica del giocatore, il punteggio può variare da 2 a 10 punti per atleta (1 punto solo per gli stick). Una squadra al massimo può totalizzare 18 punti. A fine play-off, oltre a premiare la squadra campione d’Italia, viene stabilito il miglior portiere, il miglior stick, la miglior mazza e il marcatore più prolifico della fase finale del campionato.

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