Non profit

West Nile Virus, un mese di sospensione per i donatori

Si allargano a sette le città a rischio. Mentre sta per partire la campagna vaccinale contro la influenza A

di Sara De Carli

Mantova, Ferrara, Rovigo, Modena, Bologna, Reggio Emilia e Venezia: chi ha soggiornato per almeno una notta in queste province non può donare il sangue.

La sospensione di 28 giorni dalla donazione è stata decisa dal Centro nazionale sangue per evitare trasmissioni dell’infezione da West Nile Virus attraverso trasfusioni di sangue. In queste province infatti è sotto sorveglianza il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese è West Nile Virus). L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica ma nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. In un caso su 150 (comprensivi dei sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite. 

Tutte le donazioni di sangue ed emocomponenti, ivi comprese le cellule staminali periferiche, midollari e cordonali, vengono sottoposte a test WNV-NAT ma la decisione della sospensione è stata presa in agosto dopo che una donazione effettuata da un donatore residente nella provincia di Mantova è risultata positiva alla ricerca di WNV RNA. Il 16 settembre il blocco è stato deciso anche per la provincia di Venezia. L’ultimo caso di infezione è stato individuato proprio ieri a Castelmassa, in provincia di Rovigo: colpita una donna di 77 anni ricoverata in ospedale da diversi giorni.

Si avvicina invece, per i donatori di sangue, il momento della vaccinazione contro l’influenza A. I donatori periodici di sangue infatti sono tra le categorie di persone indicate da Fazio come da vaccinare prioritariamente, insieme alle persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa.

“Il riconoscimento implicito a tale decisione, da parte delle Autorità nazionali, del ruolo vitale dei donatori di sangue nella rete del sistema sanitario nazionale e la volontà di preservarne l’azione anche e soprattutto nei momenti critici – ha commentato il Direttore del CNS, Giuliano Grazzini – sottolinea oltreché il valore della loro scelta, la insostituibilità del loro impegno volontario e non retribuito”.

Il Centro Nazionale Sangue insieme alle Associazioni di volontariato pianificherà dunque una campagna di comunicazione rivolta ai donatori di sangue periodici (chi dona abitualmente più di 2 volte l’anno), per sensibilizzarli alla necessità di vaccinarsi contro il virus A/H1N1, fornendo loro anche le indicazioni per fruire di tale opportunità.

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