Volontariato

Welfare: Schroeder, cambiare per salvarlo

''E' d'obbligo riconoscere che i tempi della ridistribuzione di guadagni in crescita sono finiti. Oggi non si possono più soddisfare nuove richieste e rivendicazioni"

di Redazione

”E’ d’obbligo riconoscere che i tempi della ridistribuzione di guadagni in crescita sono finiti. Oggi non si possono più soddisfare nuove richieste e rivendicazioni. Se vogliamo preservare un solido benessere e uno sviluppo sostenibile venendo incontro a nuove esigenze di giustizia, dovremo invece ridimensionare molte rivendicazioni e anche sopprimere prestazioni che mezzo secolo fa potevano essere giustificate ma che hanno perduto oggi il loro carattere pressante”. E’ uno dei passaggi dell’intervento del cancelliere tedesco Gerard Schroeder in tema di Welfare che Repubblica riprende dal quotidiano tedesco Handelsblatt. ”A fronte della realtà demografica – continua più avanti il capo del governo di Berlino – siamo giunti alla conclusione che il finanziamento delle pensioni non può più essere garantito in via esclusiva da un sistema a ripartizione e da contribuzioni calcolate in base al reddito da lavoro”. (…) ”Le riforme di prossima attuazione nel campo sanitario e in quello del mercato del lavoro comporteranno un riduzione degli oneri contributivi e dei costi gravanti sui salari. I cittadini avranno così non solo la libertà, ma anche la possibilità finanziaria di costituirsi, attraverso contribuzioni volontarie una copertura previdenziale a integrazione delle prestazioni erogate dal sistema di solidarietà sociale”.


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