Cultura

Welfare: Pax Christi, Berlusconi pensa a sè e i poveri aumentano

Questo il giudizio contenuto in un editoriale di Tonio Dell'Olio coordinatore nazionale di Pax Christi

di Redazione

In Italia ci sono quasi quattro milioni di poveri, ”ma il governo Berlusconi pensa ad altro”, mentre anche la chiesa italiana ”cede alla prudenza e non ha il coraggio di schierarsi dalla parte dei poveri”. Lo afferma don Tonio Dell’Olio coordinatore nazionale di Pax Christi nell’editoriale di ”Mosaico di pace”, la rivista del movimento cattolico per la pace. ”Da una parte – osserva don Dell’Olio – c’e’ Berlusconi che come il pifferaio magico si sforza di convincere gli italiani di un inesistente miracolo economico, dall’altra oltre tre milioni e 940 famiglie vivono in poverta’, secondo i dati della commissione nazionale del ministero del Welfare”. ”Persone e famiglie – prosegue l’editoriale – che certamente non hanno tratto alcun giovamento dai provvedimenti salienti del governo Berlusconi: la legge sul falso di bilancio, i condoni, le politiche sul lavoro che intervengono ormai esclusivamente a garantire gli interessi e i profitti delle imprese”. A proposito delle politiche sociali, Dell’Olio si chiede se ”davvero il premer e’ convinto che la politica delle grandi opere pubbliche, della sanita’ aziendale, della scuola privata, del licenziamento facile, della giustizia dell’immunita’ parlamentare, della controriforma del commercio delle armi… serva a quanti sopravvivono a stento?”. ”L’unica prova di efficienza da parte di governo e parlamento – denuncia il sacerdote – da due anni a questa parte, si e’ avuta solo quando s’e’ trattato di varare in tutta fretta leggi ad personam”. A proposito dell’atteggiamento della chiesa, Dell’Olio osserva che ”i poveri amerebbero sentirsi compresi, difesi e sostenuti dalle chiese perche’ lo stesso DNA di queste, il Vangelo, proclama senza scampo la scelta degli ultimi, e invece troppo spesso la parola delle chiese cede il passo alle prudenze a ha paura di schierarsi dalla parte di quei poveri”. ”Cosi’ la scelta degli ultimi – scrive il coordinatore di Pax Christi – si riduce cosi’ all’assistenza in una mensa o in un dormitorio, a un contributo di denaro o di vestiti dismessi”. ”Se avesse fatto cosi’ conclude l’editoriale – anche Gesu’ sarebbe morto di vecchiaia nella sua casa di Nazareth”.


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