Welfare
Welfare generativo: il modello Unipol
Cresce il numero di dipendenti del secondo gruppo assicurativo italiano che scelgono di usufruire di un menu di servizi molto largo e costruito in basealle loro esigenze effettive. Sabina Tarozzi, responsabile welfare: «Si va dalla palestra al sostegno della genitorialità»
di Redazione
«In questi anni abbiamo messo a punto un’offerta articolata e crediamo di qualità, ma per raggiungere questo obiettivo non potevamo che partire dall’ascolto delle nostre persone». Per farlo, è necessario iniziare dai bisogni. Ma per capire i bisogni servono analisi che, racconta Sabina Tarozzi, responsabile delle iniziative di welfare del Gruppo Unipol, il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano, con 14.241 dipendenti e la più grande rete di agenzie d’Italia, «svolgiamo periodicamente focus group e survey con il supporto dell’Università Cattolica di Milano». All’ultima survey, condotta nell’ottobre scorso, hanno risposto oltre 5.500 dipendenti del Gruppo Unipol. Dallo studio emerge che il il 95% dei dipendenti conosce l’esistenza del welfare in Unipol e l’85% ritiene molto importante la presenza di iniziative di welfare o di corporate well-being.
L'obiettivo del welfare di secondo livello del Gruppo, spiega Tarozzi, «è rispondere ai bisogni più importanti delle nostre persone e delle loro famiglie nelle diverse fasi e condizioni, per facilitare gli ambiti di vita, supportarle nella molteplicità dei ruoli e nel rigenerare energie preziose».
Il modello è da Unipol «ha un focus particolare nel sostegno delle esigenze di accudimento, gestione e formazione sia nei confronti dei figli e che nei confronti di familiari non autosufficient», Questo perché attraverso gli strumenti d'indagine è emerso un fatto cruciale anche per un'azienda for profit: il benessere aziendale è un valore aggiunto. Avere una rete di servizi a supporto su questi fronti, porta a una maggior serenità nell’affrontare il lavoro.
«Se dovessi rispondere con una sola parola sul modello – specifica Tarozzi – direi che il nostro è un welfare generativo».
Tra i servizi più richiesti e a maggio tasso di soddisfazione di questo welfare generativo c'è “Per te”, che denomina tutte le iniziative pensate per i dipendenti. Si tratta di servizi “libera tempo” di cui, ci racconta ancora Tarozzi, «è possibile beneficiare sia in ufficio (consegna farmaci, lavanderia, calzolaio, consegna frutta e verdura biologica da agricoltura sociale) sia a domicilio (convenzioni per pulizie e manutenzioni domestiche). A questi si aggiungono servizi per favorire il benessere fisico e psicologico, mediante convenzioni con palestre e percorsi di counseling e coaching, ma anche progetti per la genitorialità, tra i quali i più apprezzati sono la festa “Bimbi in Ufficio”, per l’incontro vita personale-professionale, i seminari che accompagnano la crescita dei figli su temi quali il digitale e l’adolescenza, e “Maam, Maternity as a Master, ovvero un Master online per futuri e neo genitori che allena le competenze soft, sviluppate naturalmente durante la genitorialità, e trasforma l’esperienza genitoriale in valore condiviso». C'è poi “Per i tuoi figli”, che comprende le iniziative pensate per i figli dei dipendenti, si tratta di convenzioni con asili nido, baby sitter, centri estivi, soggiorni residenziali per lo studio della lingue.
Particolarmente innovativo, in questo paniere, è “Push To Open, il percorso di orientamento scolastico per la scelta del dopo Scuole Medie e Diploma, in partnership con Jointly. E infine i servizi “Per la tua famiglia”, rivolti sia ai colleghi caregiver, per supportarli nella cura di familiari non autosufficienti, sia ai loro cari bisognosi di attenzioni ad hoc. I servizi vanno da seminari di confronto con esperti del campo, al progetto “Fragibilità”, realizzato sempre con Jointly: un Contact Center con personale specializzato risponde tutti i giorni per un primo orientamento ai servizi pubblici e privati e per fornire supporto nei vari iter, e una rete integrata di servizi sul territorio, accreditati per qualità, è disponibile per tutte le necessità.
Unipol sta investendo in questo ambito perché spiega ancora la responsabile delle iniziative di welfare del gruppo, «per le nostre persone perché crediamo che oggi sia fondamentale offrire un ambiente di lavoro generativo, generativo di stimoli e di nuove energie. Se le persone stanno bene al lavoro, migliora il benessere complessivo dell’azienda, il clima interno, le persone sviluppano un maggior senso di appartenenza e sono meno inclini ad andarsene». La modalità di fruizione dipende dai servizi. Alcuni sono erogati direttamente presso la sede di lavoro, per esempio i Servizi Libera Tempo (consegna farmaci, lavanderia, calzoleria, frutta e verdura), come anche la Festa Bimbi in Ufficio che si svolge presso le principali sedi del Gruppo. Altri servizi sono fruibili, per la loro natura, direttamente al domicilio. PEr esempio la consegna della spesa, la pulizia e le riparazioni domestiche. Ad altri servizi, infine, i dipendenti accedono on line, su piattaforme dedicate, come avviene per esempio per Maam, il Master Genitori o per la maggior parte dei servizi dedicati ai figli da 0 a 25 anni e ai familiari non autosufficienti.
Dove possibile, Unipol cerca di di aprire i servizi in particolare a tutta la famiglia dei dipendenti. «Un esempio», spiega ancoraTarozzi, è «l’iscrizione a Master Genitori Maam è aperta anche alla compagna o compagno del collega genitore, proprio per rendere più inclusivo e completo il percorso. La Festa dei Bimbi in Ufficio è aperta a tutta la famiglia, per far conoscere a tutti l’ambiente di lavoro ma anche per diffondere i temi cari al Gruppo che, di anno in anno, vengono scelti per la festa – quella di quest’anno sarà dedicata alla sensibilizzazione su data protection e pirateria informatica. In genere tutti servizi dedicati ai figli e agli anziani e a familiari non autosufficienti abbracciano per loro natura in modo più ampio tutto il nucleo familiare dei colleghi».
Un’offerta strutturata di welfare di secondo livello, conclude la responsabile delle Iniziative di welfare, «ci aiuta inoltre anche verso l’esterno perché migliora la nostra capacità di attrarre candidati in fase di selezione e non da ultimo concorre alla nostra reputation sul mercato e in prospettiva ci consente di divenire un punto di riferimento per la qualità e l’ampiezza della nostra offerta».
In copertina: Il presidente Pierluigi Stefanini alla giornata Bimbi in ufficio presso la sede Unipol a Bologna il 31 maggio 2018
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