Welfare

Welfare: è la Val d’Aosta la regione più spendacciona

Resa nota l'indagine sul welfare regionale condotta dall'Osservatorio Spi-Cgil: la spesa sociale dal '96 al 2000 è aumentata del 26%

di Paul Ricard

E’ la Val d’Aosta la regione che piu’ spende per l’assistenza. Il dato emerge dall’indagine sul welfare regionale condotta dall’Osservatorio Spi-Cgil. Dall’indagine risultano soprattutto i ‘ritardi’ delle regioni nell’applicazione della riforma sull’assistenza, entrata in vigore sei mesi fa: solo la Campania, infatti, ha emanato il 4 maggio scorso le linee programmatiche per l’integrazione degli interventi e dei servizi sociali; la Calabria, invece, ‘governa’ ancora con le norme emanate nel lontano 1986. Oltre la meta’ delle regioni, comunque, risulta non in regola. Cresce, per contro, la spesa sociale regionale per l’assistenza: l’incremento registrato dallo Spi Cgil nel periodo 1996-2000 e’ del 26%, (da 3 mila 600 mld a 4 mila 500). L’incidenza della spesa per assistenza sul totale e’ passata dall’1,9% al 2%; la spesa pro capite da 156mila a 184mila lire. Forti gli squilibri territoriali: non tanto tra nord e sud, quanto tra regioni a statuto ordinario e speciale. A guidare la classifica delle piu’ ‘spendaccione’ e’ la Val D’Aosta, che in quattro anni ha innalzato il tetto di spesa (corrente e per investimenti) fino a 977 mila lire pro capite: vale a dire, quaranta volte piu’ elevato di quello registrato in Puglia, che con 18 mila lire pro capite e’ decisamente il fanalino di coda della classifica. A seguire, le province di Trento (910 mila lire) e Bolzano (690 mila), Friuli (222 mila) e Sardegna (212 mila). Il Veneto e’ invece la regione ‘ordinaria’ che spende di piu’ per il sociale (127 mila lire pro capite nel 2000). Tra le regioni a statuto ordinario segnano il passo sui livelli di spesa anche Marche (25 mila), Umbria (27 mila) e Abruzzo (31 mila lire). Lazio e Lombardia hanno infine alzato i propri tetti di spesa solo nel 2000.


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