Cultura

Welfare, Costa: no a ministro junior

Raffaele Costa non ha accettato la nomina a vice-ministro nel nuovo superdicastero di Maroni e non ha giurato.

di Giampaolo Cerri

“Nessun giallo ma solo l’impossibilità di accettare un incarico generico”, così stammattina Raffaele Costa di Forza Italia, già ministro liberale in precedenti esecutivi, ha motivato il suo no alla nomina come vice-ministro al Welfare. Costa avrebbe voluto una delega precisa: “In un primo tempo”, rivela, “mi fu promessa quella agli Affari sociali”. In base alla riforma Bassanini che accorpa i ministeri, il nuovo dicastero del Welfare riunisce deleghe che riguardano il lavoro, la previdenza e la solidarietà sociale. Evidentemente Costa ritiene che alcuni nuovi sottosegretari – forse Sacconi e Sestini – siano in pole position per le competenze sul sociale. Resta da vedere se Costa tornerà sui suoi passi.


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