Economia

Welfare: Confcoop Emilia R, favorire la qualità al massimo ribasso

Lo ha chiesto la confederazione regionale nel corso di un convegno sui rapporti tra imprese sociali ed enti pubblici

di Francesco Agresti

Privilegiare la collaborazione piuttosto che la gara nell’assegnazione degli appalti pubblici per i servizi sociali. E’ l’auspicio e la sollecitazione venuta dal convegno su ”Un nuovo welfare in Emilia Romagna” promosso a Reggio Emilia dalla Confcooperative regionale. Secondo Confcooperative, infatti, ”nelle normative comunitarie e nazionali esistono molte possibilita’ del tutto inesplorate per dar vita a rapporti tra amministrazioni pubbliche e non profit che vadano oltre le tradizionali gare d’appalto, spesso connotate dalla ricerca del minor costo”. La stessa UE, e’ stato ricordato nel corso dei lavori, ha recentemente incluso tra i referenti delle pubbliche amministrazioni non tutte le imprese private, ma solo il privato non profit, ”determinando una relazione tra i due soggetti non di carattere economico e competitivo, ma fondato piuttosto sulla qualita’ del servizio, dell’innovazione e della sperimentazione”. In questa direzione la Confcooperative ha lanciato un appello alla Regione Emilia Romagna affinche’ operi ”con segnali forti per una tale rivoluzione” nella gestione delle attivita’ del settore.

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