Welfare
Welfare: Bobba, contro lavoro nero badanti più detrazioni
Lo dice il senatore dell'Ulivo Luigi Bobba, a commento dell'indagine nazionale delle Acli e realizzata dall'Iref 'Il Welfare fatto in casa' sulla condizione delle collaboratrici domestiche strani
di Redazione
”E’ vergognoso che il 57 per cento delle badanti straniere lavori senza contratto. Non possiamo permetterlo. La tutela delle loro condizioni lavorative passa anche per il sostegno alle famiglie italiane, attraverso la predisposizione, gia’ nella prossima Finanziaria, di aumenti per la detraibilita’ delle spese per le badanti straniere in misura maggiore dei poco piu’ dei 400 euro annui previsti ad oggi”. Lo dice il senatore dell’Ulivo Luigi Bobba, a commento dell’indagine nazionale delle Acli e realizzata dall’Iref ‘Il Welfare fatto in casa’ sulla condizione delle collaboratrici domestiche straniere. ”Se per la casa la detrazione attuale possibile e’ fino al 41per cento, per le persone sarebbe giusto prevedere una misura pari al 50 per cento. La regolarizzazione delle badanti straniere – spiega Bobba – contrasterebbe il sommerso, favorendo nuovi versamenti sia previdenziali che fiscali non generando, quindi, oneri rilevanti per le casse dello Stato. Nelle scorse Finanziarie – osserva Bobba – sono state previste detrazioni per la casa, per i decoder, per i frigoriferi: perche’ non aiutare chi si prende cura di chi non e’ autosufficiente? Rendere visibile il ‘welfare invisibile’ permetterebbe di aiutare le badanti straniere e le famiglie italiane che, senza di loro, si troverebbero in serie difficolta’ per l’organizzazione della vita quotidiana. Gia’ si muovono passi per favorire la loro inclusione sociale e professionale, per esempio con le discussioni sul ricongiungimento familiare e sul permesso di lungo periodo. Ma l’augurio – conclude Bobba – e’ che l’impegno continui a trovare spazio nelle politiche familiari del governo e della maggioranza che lo sostiene”.
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