Famiglia

Welfare: anche in Cina al via i primi servizi sociali

Viste le dimensioni del Paese, è una partenza alla grande: nel 2004 sono stati aperti 28mila centri per poveri

di Gabriella Meroni

La Cina ha istituito nel 2004 ben 28.000 centri di assistenza per i bisognosi nel tentativo di migliorare il network di aiuti sociali nel paese. Lo ha annunciato il ministero per gli affari civili. Piu’ di 4.000 ”supermercati di beneficenza”, una sorta di centri di aiuto per le famiglie che vivono al di sotto degli standard qualitativi minimi di vita, sono stati creati lo scorso anno e hanno ricevuto donazioni per 1,42 miliardi di yuan (171,49 milioni di dolari) e beni di diverso genere per un valore di 85,18 milioni di yuan (10,32 milioni di dollari). I centri hanno accolto circa 18,49 milioni di persone lo scorso anno. Il ministro Li Xueju ha affermato che il ministero quest’anno lottera’ per aiutare piu’ del 90% delle province e del 70% delle contee creando sistemi di aiuto sociale. In base ai dati diffusi dal ministero, la Cina ha inoltre speso 17,29 miliardi di yuan (2,1 miliardi di dollari) nel 2004 per aiutare piu’ di 22 milioni di residenti delle zone rurali che vivono sotto la soglia della poverta’. I residenti il cui reddito mensile e’ inferiore ai 159 yuan (19,27 dollari Usa) hanno ricevuto un sussidio mensile statale di 65 yuan (7,9 dollari), in rialzo di 7 yuan rispetto al 2003. Circa 8,75 di agricoltori molto poveri hanno ricevuto complessivamente 1,69 miliardi di yuan (204,85 milioni di dollari) nel 2004 con un’indennita’ mensile di 16 yuan a persona. Il governo cinese ha promesso di migliorare il sistema di assistenza e di aumentare l’importo dell’indennita’ per meglio garantire i livelli qualitativi minimi di vita sia nelle citta’ che nelle regioni rurali.


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