Welfare

Welby: i commenti della politica

Marino: "niente a che vedere con il testamento biologico". Turco: "una tappa importante nella definizione di un quadro di riferimento legislativo"

di Sara De Carli

Sono partiti fin dal primo pomeriggio i commenti politici alla decisione del gup Zaira Secchi, che ha assolto l’anestesista Riccio. Non commenta la sentenza ma si dice «contraria all’eutanasia» e «convinta della possibilita’ di arrivare in Parlamento a una legge sul testamento biologico» è la senatrice Fiorenza Bassoli (Ulivo), relatrice del disegno di legge in discussione in Commissione Igiene e sanita’ del Senato e contonuamente rallentatao nei suoi appuntamenti del martedì dal ddl sull’esercizio delle professioni sanitarie intramoenia. “LA discussione proseguira’ con la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva”, ha detto la Bassoli.

“La vicenda di Piergiorgio Welby – ha detto invece il presidente della Commissione Sanita’ del Senato, Ignazio Marino – e’ stata esemplare, ma non ha nulla a che vedere con il lavoro che stiamo portando avanti al Senato sul testamento biologico”. Un’affermazione che crea confusione: Riccio è stato assolto perché il giudice ha ritunto che il distaccamento del respiratore non fosse eutanasia: cosa vuol dire ora affermare che la sua vicenda non c’entra niente?

Soddisfatto Luigi Manconi, (Ds), sottosegretario alla Giustizia e autore del recente “Il dolore e la politica”. “Chi crede fermamente, con il conforto della Costituzione Italiana e della Convenzione di Oviedo, in quel diritto fondamentale della persona rappresentato dall’autodeterminazione del paziente rispetto ai trattamenti sanitari, accoglie con soddisfazione il ‘non luogo a procedere’ nei confronti del dottor Mario Riccio e, ancor piu’, il fatto che il giudice abbia riconosciuto come nel corso della vicenda di Piergiorgio Welby egli abbia agito secondo ‘il proprio dovere”’.

Critico invece Adriano Pessina, direttore del centro di Bioetica dell’universita’ Cattolica. “Questa sentenza puo’ mettere la parola fine a una vicenda giudiziaria, ma apre di nuovo la piu’ complessa ed estesa questione delle relazioni tra medico e paziente e della reciprocita’ di diritti e doveri personali. Risulta difficile pensare che Riccio abbia compiuto il proprio dovere mentre gli altri rianimatori, che si sono rifiutati di attuare la procedura dell’interruzione della ventilazione artificiale, si siano macchiati della colpa di omissione di atti dovuti”.

Il ministro Turco, in una nota, ha scrittoche il prosciogliemnto di oggi “costituisce una tappa importante nella definizione di un quadro di riferimento, anche legislativo, utile a garantire il principio di autodeterminazione del paziente previsto dalla nostra Costituzione e dal Codice di deontologia medica. In questo senso ritengo che si sia compiuto un passo avanti per fare chiarezza in una materia complessa e delicata come quella del confine tra diritto di non essere curati ed eutanasia. Ho sempre ritenuto e ritengo non accettabile l?eutanasia quale azione volontaria di interruzione della vita, mentre sono stata sempre convinta assertrice della necessità di rispettare le volontà del malato che non vuole essere curato. Ora la parola passa al legislatore che dovrà comprendere le diverse sensibilità in un quadro normativo ben definito, a garanzia del cittadino e del medico, per far sì che le volontà del malato possano essere sempre rispettate. Il testamento biologico e l?applicazione della Convenzione di Oviedo sui diritti del malato sono gli strumenti idonei già all?esame del Parlamento, sui quali mi auguro che si sia capaci di trovare la maggiore condivisione possibile trattandosi di una materia di altissimo valore che riguarda la vita e la morte di tutti i cittadini?.


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