Politica
Webtalk. Progettare insieme, la sfida possibile?
Con la Riforma del Terzo settore, la sentenza della Corte Costituzionale e le linee guida per la collaborazione tra Pubblica amministrazione e ETS, pare giunto a compimento il lungo giro di boa avviatosi vent’anni or sono con l’introduzione del principio di sussidiarietà. Ma come enti pubblici e soggetti privati possono collaborare per il benessere della comunità? Il prossimo 2 settembre ne discutono Giuliano Amato, Leonardo Becchetti, Eleonora Vanni, Claudia Fiaschi e Angelo Moretti
di Redazione
Pare giunto a compimento il lungo giro di boa avviatosi vent’anni or sono con l’introduzione del principio di sussidiarietà all’art 118 della Carta costituzionale, proseguito più recentemente con l’emanazione dell’art. 55 del Codice del terzo settore e con la validazione ad esso dato dalla sentenza n. 131/2020 della Corte Costituzionale e, infine, col dettagliato strumentario applicativo reso disponibile dal decreto n. 72/2021 del Ministro del lavoro. Finalmente la stagione segnata dal suffisso “co-“ (da cum: insieme) posto a premessa delle attività di programmazione e progettazione che vedono coinvolte le realtà del Terzo settore, potrà inaugurarsi. La prospettiva da coltivare d’ora in poi sarà quella della collaborazione anzichè della concorrenza come criterio di riferimento per il sistema di relazioni tra i soggetti pubblici e del privato sociale che operano sui molteplici fronti delle attività di interesse generale.
Tra i molti chiamati a questa sfida, quattro in particolare possano essere, se lo vorranno, i protagonisti di una nuova stagione: gli enti del terzo settore; le organizzazioni di rappresentanza; le realtà di ricerca, studio e formazione e la Pubblica amministrazione.
La domanda è: siamo preparati per questa nuova navigazione? I nocchieri che hanno guidato le imbarcazioni lungo le rotte competitive, imposte dalla P.A. e fortemente legittimate da una cultura manageriale tutta sviluppata nel segno della concorrenza, sapranno ora disegnare nuovi percorsi e tessere relazioni improntate ad un nuovo spirito collaborativo ed alle conseguenti modalità di lavoro? Lo spirito del “co-“ riuscirà a prevalere? Non sarà facile, ma proprio per questo è necessario riflettere su modalità e funzioni che diverse realtà possono impegnarsi a svolgere.
Il prossimo 2 settembre alle 17 sui canali social del Festival dell'economia civile (qui e qui) e di Next nuova economia (qui) proveranno a rispondere a queste domande il vice presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il professor Leonardo Becchetti, Eleonora Vanni vice presidente di Legacoop, Claudia Fiaschi, portavoce el Forum del Terzo settore, e Angelo Moretti presidente della Rete di Economia Civile Sale della Terra.
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