Mondo

Washington Post: Berlusconi ha umiliato l’Italia

Acido l'editoriale dell'autorevole quotidiano statunitense che critica, con un velo d'ironia, le parole del nostro premier in merito alla superiorità dell'Occidente sull'Islam

di Paolo Manzo

E’ duro il Washington Post nell’editoriale di oggi nei confronti di Silvio Berlusconi, anzi durissimo. Ai giornalisti dell’aurorevole quotidiano statunitense non sono proprio andate giù le dichiarazioni dell’uomo di Arcore perché con esse il “primo ministro italiano ha umiliato il proprio Paese”. Dopo aver riportato tra virgolette le “famose” dichiarazioni di Berlusconi sulla superiorità occidentale nei confronti dell’Islam, il Washington Post le taccia come “semplicemente inaccettabili, particolarmente in un clima in cui gli attacchi di rappresaglia contro gli arabi e i mussulmani (o chi viene scambiato per arabo e mussulmano), sono molto frequenti. Inaccettabili proprio perché vengono da parte del capo di un governo tra i principali alleati degli Usa. “Dagli attacchi dell’undici settembre, i leader occidentali si sono impegnati moltissimo nel distinguere la lotta contro il terrorismo dalla lotta all’islam in generale. Questo distinguo, che evidentemente non interessa al signor Berlusconi è decisiva e non solo perché qualsiasi coalizione antiterrorismo ha bisogno di molti Paesi islamici per avere successo. Pensare che l’Islam appoggi i terroristi, trasformerebbe la battaglia tra l’umanità ed il terrore in un confronto ideologico ed esistenziale che nessuno può sopportare, né dovrebbe desiderare. L’alleanza globale che si sta formando non ha nessun conto in sospeso con l’Islam. Ha semplicemente una guerra aperta con quelli, di qualsiasi religione essi siano, che usano le armi ed il terrore contro i civili. Perdere di vista questo distinguo significa accettare di buon grado l’invito di Osama bin Laden alla Guerra Santa. Qualche giorno più tardi il signor Berlusconi ha chiesto scusa, se così si può dire, dicendo che era spiaciuto che i suoi commenti avessero ferito gli arabi e i mussulmani. Le sue parole, ha detto, sono state estrapolate dal contesto. Almeno su questo il signor Berlusconi ha ragione: infatti provengono da un altro secolo…”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA