Formazione

Wallace, la malattia diventa amore

di Redazione

Il 12 settembre 2008 si uccideva uno straordinario scrittore, David Foster Wallace. Ora Einaudi pubblica sei inediti (Questa è l’acqua, 16,50 euro). Ecco una pagina del racconto Solomon Silverfish.
È una cosa difficile da afferrare, il percome delle cose. Durante tutto questo brutto periodo Solomon ha fatto sentire e capire a Sophie che lei è la malata, non la malattia. Lei è quello che è, non quello che ha dentro. Sophie respira molto meglio sapendo che lei per Solomon non morirà mai, e a questo Sophie aggiunge un viceversa ancora migliore riguardo alla vita di Solomon. Ecco perché Sophie d’ora in poi prenderà solo gli antidolorifici che le evitano di smaniare peggiorando la situazione per tutti quanti. Vuole stare con suo marito e con se stessa. Solomon Silverfish, a parte il favore non da poco di averla amata per trentadue anni rendendola la donna più felice sulla faccia della terra, ha aiutato Sophie a usare la malattia per capire ciò che lei è e ciò che non è. Non sa di averlo fatto, perché da quando in qua anche il migliore dei maghi sa di usare la magia sulle persone e non la semplice abilità di uno svelto di mano e sciolto di lingua? Sophie crede di avere ormai capito alla sua età che la magia altro non è se non il semplice rapporto tra una persona e le persone che la circondano. Era nel letto, nell’arancione, due cracker mandati giù e innaffiati con la tiepida acqua naturale del bicchiere sul comodino. Respirò abituando a piccole dosi lo sguardo a quella specie di luce, e si sentì meglio. Il braccio si intiepidì per la sostanza che veniva iniettata dall’alto. Lei aspettò il sorgere del sole e Solomon, e fece quello che sempre si fa quando si aspetta. Ricordò.


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