Europee 2024

Vote for animals porta a Bruxelles 12 eletti

Soddisfazione viene espressa dalla coalizione italiana - composta da undici organizzazioni - che ha sostenuto nel nostro Paese l’iniziativa coordinata da Eurogroup for Animals che ha messo la protezione degli animali al centro delle ultime elezioni. Sono stati 125 i firmatari in Italia, più di 1000 in tutta Europa. A livello continentale rieletti anche alcuni membri dell'intergruppo parlamentare animalista

di Antonietta Nembri

Sono sicuramente 12 i candidati firmatari della campagna Vote for Animals ad approdare all’Europarlamento. A dirlo i rappresentanti della campagna che mette la protezione degli animali al centro delle elezioni europee. In una nota i risultati vengono definiti “Ottimi” anche perché gli eletti potrebbero diventare 18.

A firmare gli impegni proposti dalla coalizione italiana composta da 11 organizzazioni per la protezione animale (Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Ciwf Italia, Enpa, Essere Animali, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection e Save the Dogs and Other Animals) e coordinata in tutta l’Unione europea da Eurogroup for Animals nel nostro Paese sono stati in 125 provenienti da quasi tutti gli schieramenti. 

Un bilancio positivo

In attesa dei dati complessivi da tutti i 27 Paesi, e delle opzioni che i candidati eletti in più circoscrizioni dovranno firmare per la loro scelta di una sola di esse (questo riguarda in particolare il Pd e Alleanza Verdi Sinistra) e di una ripartizione geografica dei seggi ancora non ufficiale, le associazioni considerano il bilancio positivo. 

I promotori della campagna sono sicuri che le elette e gli eletti aderenti a Vote for Animals faranno della protezione e del benessere degli animali una delle priorità del loro lavoro parlamentare, a partire dal divieto dell’uso delle gabbie richiesto dall’Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) End The Cage Age, e la promessa legislazione sul benessere animale, passando per la prossima Politica Agricola Comune, contro la prospettata riapertura della caccia a specie protette, per la transizione a metodi alternativi alla sperimentazione animale fino alla lotta al randagismo e alla prevenzione dell’abbandono di cani e gatti. 

Gli eletti

Al momento risultano eletti Salvatore De Meo per Forza Italia; Pasquale Tridico, Mario Furore, Gaetano Pedullà, Carolina Morace, Dario Tamburrano per il Movimento 5 Stelle; Cecilia Strada, Brando Benifei, Alessandro Zan, Annalisa Corrado, e, forse, Andrea Zanoni per l’opzione delle Circoscrizioni, e al Sud potrebbe esserci anche Georgia Tramacere, per il Partito Democratico; Mimmo Lucano e Ignazio Marino per Alleanza Verdi Sinistra che con le opzioni, loro e di altri eletti nella lista, potrebbero far entrare al Parlamento Europeo altri tre fra Benedetta Scuderi, Cristina Guarda, Marilena Grassadonia, Francesco Emilio Borrelli.  

«A questi elette e eletti se ne aggiungeranno altri, ne siamo sicuri già dall’inizio della nuova Legislatura che partirà il prossimo 16 luglio e altri ancora si aggregheranno su singole votazioni del Parlamento Europeo grazie alle iniziative che continueremo e con più forza e determinazione a realizzare fuori dalle Istituzioni», commentano le associazioni.

La campagna europea

In una nota si sottolinea il fatto che in un “quadro negativo, in cui solo il 49,6% circa degli aventi diritto si è recato a votare”, Vote for Animals ha fornito uno strumento utile, concreto, non dispersivo, a tante persone. I dati della campagna, infatti, si sottolinea hanno portato 125  candidati a firmare in Italia, più di 1000 in tutta Europa. Inoltre le visualizzazioni del sito italiano in poco più di un mese sono state più di 1 milione, decine le iniziative di dibattito e confronto sul territorio, oltre un centinaio le associazioni coinvolte nei 27 Paesi Ue.
Nelle prossime ore – si legge ancora nella nota –  inizieranno i negoziati per la composizione dei gruppi politici ma sicuramente l’Intergruppo parlamentare benessere e protezione per gli animali rivedrà a Bruxelles gran parte del suo coordinamento uscente, grazie alla rielezione della verde lussemburghese Tilly Metz, della animalista olandese Anja Hazekamp del Gruppo della Sinistra, la popolare finlandese Sirpa Pietikäinen e il popolare bulgaro Emil Radev, il socialista danese Niels Fuglsang, la tedesca Manuela Ripa del Partito Ecologista, il liberale lituano Petras Auštrevičius, il conservatore polacco Jadwiga Wiśniewska, la socialdemocratica tedesca Maria Noichl e i liberali slovacchi Martin Hojsík e Michal Wiezik.

«Nei prossimi 5 anni il nuovo Parlamento e la nuova Commissione Europea si troveranno a decidere di importantissime questioni, che coinvolgono le vite di centinaia di milioni di animali ma anche il futuro dell’ambiente e la nostra salute. Per questo» concludono le organizzazioni di Vote for Animals,  «è incoraggiante avere tra gli eletti tanti sostenitori dell’importanza del benessere animale e della sostenibilità ambientale e alimentare».

In apertura photo by Ryan Song on Unsplash


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