Cultura

Volontariato: verso la riforma della legge 266/91

Il mondo del volontariato si è autoconvocato sabato a Roma per discutere le linee guida di modifica della legge 266/91. Gratuità e solidarietà contro la deriva economicista. Il resoconto

di Barbara Fabiani

Convol (Conferenza permanente dei presidenti delle Organizzazioni e Federazioni di volontariato) , Centro Nazionale per il Volontariato, i centri servizi per il volontariato e il Forum del Terzo Settore hanno avviato a Roma la prima tappa di un percorso di discussione in cui dal confronto con le associazioni di volontariato nasca una proposta di riforma della legge 2866/91. Al convegno hanno partecipato almeno 500 rappresentanti di associazioni di volontariato (dalle storiche alle più recenti) provenienti dalla maggior parte delle regioni italiane. Il volontariato ha ribadito la sua fedeltà ai propri valori fondanti: gratuità, centralità delle persone, passione civile. Evidentissima l?ostilità dei partecipanti verso un?idea di ?Testo unico sul terzo settore?, come proposto in passato dal ministro del Welfare Roberto Maroni. La ragione del rifiuto risiede nella convinzione diffusa che una normativa necessariamente semplificata annullerebbe l?identità specifica del volontariato e del suo ruolo rispetto altre forze del terzo settore. Meglio, dunque, la via della riforma della legge esistente, consensualmente con il governo. Nel documento programmatico illustrato in apertura lavori dall?On. Maria Eletta Martini (presidente Cnv) e da Nilla Manzi Gavazza (presidente Convol) si legge che sulle modifiche suggerite c?è consenso unanime relativamente ai seguenti punti: Prevalenza dei diritti della persona rispetto ai diritti d?impresa; Solidarietà in funzione di argine al mercantilismo dilagante ; Valorizzazione dell?autonomo ruolo progettuale del volontariato ( e sua effettiva partecipazione ai Piani di Zona previsti dalla legge 328/00) e di anticipatore della risposta dei bisogni; Affermazione del ruolo politico e apartitico del volontariato; Diffusione di tensione etica e ruolo educativo; Consapevolezza che la legge 266/91 si riferisce solo al volontariato organizzato; Promozione del volontariato attraverso interventi progettuali del Centri di Servizio. Restano invece aperte altre questioni che richiedono un confronto aperto e democratico: Mantenimento della gratuità del volontariato ( e quindi tutte le questioni attinenti le procedure per i rimborsi spese e i distacchi per i dirigenti previsti dallo Statuto dei Lavoratori); Difesa della marginalità dell?attività produttiva e commerciale della organizzazioni di volontariato; Creazione di un Registro nazionale delle oo.vv e non una mera anagrafe; Esaltazione dell?apporto progettuale del volontariato rilanciando lo strumento della convenzione; Chiarezza rispetto alla realtà dei volontari di protezione civile, nelle emergenze e in ambito internazionale; Richiesta di maggiori agevolazioni fiscali; Riprendere il dibattito sui componenti e le funzioni dell?Osservatorio Nazionale del Volontariato Miglioramento della applicazione e gestione delle risorse provenienti dalla fondazioni bancarie, tra cui un fondo di perequazione tra le diverse aree del paese. Accolta con grande calore l?ex Ministra Livia Turco che ha espresso preoccupazione per il clima politico e culturale che si sta diffondendo nel paese, un mutamento in cui ?E? quando mai necessario che il volontariato non si faccia prendere dalla stanchezza e che continui a portare la sua tensione etica nella società?. Inoltre l?on. Turco ha lamentato la lentezza con cui sta avendo applicazione la legge 328/00 sulla riforma dell?assistenza: ?Il welfare locale fa una grande fatica ad emergere ed ancora lontanissima è l?integrazione socio sanitaria su cui tanto avevano lavorato insieme con il terzo settore?. Molto atteso anche l?intervento del Sen. Grazia Sestini, sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali che ha affermato: “Faremo la Riforma della 266 insieme al volontariato a partire da ciò che esso chiede. Riteniamo importante, anche con la modifica del titolo V della Costituzione, che ci sia una legge quadro nazionale sul volontariato? , pur anticipando che le difficoltà maggiori ci saranno sulle questioni fiscali. E sull?Osservatorio nazionale del volontariato ha aggiunto ?La sospensione è stata una conseguenza dell?applicazione dell?art.18 della finanziaria che voleva una riduzione delle spese per Consulte e commissioni. Ma dopo attenta discussione abbiano concluso che l?Osservatorio sul Volontariato è uno strumento importante e che rivalorizzeremo?. La sen. Sestini ha ribadito, anche in questa occasione, la necessità di verificare quanto già fatto nell?applicazione di precedenti normative sul sociale, in particolare la legge 285 sull?infanzia e l?adolescenza; ha inoltre annunciato un possibile testo unico sulla disabilità e una normativa nazionale sulle politiche giovanili. ?Tutti argomenti che potranno trovare spazio nel Libro Bianco sul Welfare?, ha concluso. Si è conclusa così la prima tappa di un processo di elaborazione per il quale è previsto un secondo incontro prima dell?estate. L?obiettivo di questi lavori preparatori è di arrivare alla Conferenza Nazionale sul volontariato, convocata dal Ministero del Welfare per 11,12 e 13 ottobre prossimi ad Arezzo, con le proposte definitive sulla riforma della legge 266/91. ?Invitiamo tutti i Centri servizio per il volontariato e le associazioni a prendere visione del documento e di arricchirlo con le proprie valutazioni- sollecita Marco Granelli , presidente collegamento nazionale Csv, ?Vorremmo anche che di questi argomenti le associazioni discutessero con le Regioni e gli altri Enti locali?. info: per il documento programmatico completo Centro Nazionale per il Volontariato Tel: 0583.419500 cnv@centrovolontariato.it web: //cnv.cpr.it Convol 06.4782733 convol@tiscalinet.it


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