Volontariato

Volontariato, per Salvi la gratuità punto centrale

Così il vicepresidente del Senato Cesare Salvi, intervenuto oggi alla consegna del premio "Le chiavi del sorriso", che da anni viene assegnato a chi si dedica alle attivita' del terzo settore

di Redazione

Un volontariato che continui a basarsi sul valore della gratuità, contrastando la spinta che lo vuole del tutto inserito negli schemi di mercato. Così il vicepresidente del Senato Cesare Salvi, intervenuto oggi alla consegna del premio “Le chiavi del sorriso”, che da anni viene assegnato a chi si dedica alle attività del terzo settore, ha espresso la sua idea di sviluppo per il campo del volontariato sociale. “La globalizzazione – ha dichiarato Salvi – e il neoliberismo ci consegnano molti problemi nel mondo. Negli ultimi dieci anni risultano peggiorate le condizioni sanitarie per una parte dell’umanità e vi è un aumento esponenziale di differenze tra zone ricche e zone povere. Notizie terribili provengono dal Medio Oriente ed assistiamo ancora a tragedie legate al fenomeno dell’immigrazione clandestina. Le persone umane sembrano ridotte a merce. Per questo il valore della gratuità del volontariato deve essere ritenuto fondamentale, gratuita’ intesa come recupero della persona umana irriducibile al mercato. L’articolo 2 della nostra Costituzione esprime un’idea di socialità ed è un punto felice di sintesi che occorrerebbe saper ritrovare”. Nel corso della cerimonia, organizzata dalla Fondazione Cesar, Salvi ha consegnato la Targa-premio al professor Achille Ardigò, ordinario di Sociologia dell’Università di Bologna. “Il mondo del volontariato – ha detto Ardigo’ – vive un momento difficile, a causa del ridursi di risorse pubbliche di Welfare e per i contrasti e le resistenze di alcune fondazioni bancarie a versare ai volontariati i contributi previsti per legge. A renderci ancora piu’ incerti c’è anche la soppressione della norma sugli obiettori di coscienza”. Tra i premiati, anche don Ferdinando Colombo, vice presidente del Vis, l’Associazione italiana di volontari impegnata nello sviluppo internazionale, Maria Guidotti, impegnata in progetti rivolti al mondo degli anziani, mons. Giovanni Nervo, che è stato il primo presidente della Caritas italiana, l’intellettuale spagnolo Frederic Pau Verrié, attivista democratico durante il franchismo e Guido Tallone del gruppo Abele e Nilla Tavazza per la carta dei valori del volontariato. Infine, il premio speciale alla tolleranza è stato consegnato ad Alberta Conte, madre del ragazzo genovese ucciso la notte di Capodanno da un extracomunitario a Genova.


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