Cultura

Volontariato: per la Garavaglia ora c’è più dialogo con i mass media

Croce Rossa e Gribaudo pubblicano un libro con 50 storie di volontari italiani

di Redazione

Di volontariato e volontari si parla di piu’ sui giornali e in tv ma il fossato tra mondo della comunicazione e no profit rimane ancora largo e ”molto spesso i giornalisti si dimostrano poco preparati sugli argomenti che devono seguire”. Si e’ trasformata in un dibattito sul modo di comunicare il sociale la presentazione del libro: ”Un porta sempre aperta”, scritto dalla giornalista Agnese Malatesta che raccoglie alcune storie di volontari. Il libro, edito da Gribaudo e al quale ha contribuito la stessa Croce Rossa italiana, espone uno spaccato sull’esperienza pratica di tanti volontari che nel nostro paese operano nei piu’ diversi campi della solidarieta’. ”Un volontariato – ha lamentato la Garavaglia – troppo spesso ignorato ma che riveste ormai un ruolo fondamentale nella societa’ civile italiana ed internazionale”. Tra i giornalisti intervenuti, il direttore dell’Agenzia Ansa, Pierluigi Magnaschi. ”In una societa’ ombelicale, abitata da gente sempre piu’ attenta al suo interesse particolare, sono molti coloro che vanno felicemente controtendenza. Sono centinaia di migliaia”. E per il direttore editoriale di Vita, Riccardo Bonacina: “Il volontariato è sempre più portatore di cultura e di comportamenti, quindi anche di consumi diversi” Sono quelli che Magnaschi ha definito i ”nuovi samaritani che, malgrado tutto, oggi fanno piu’ notizia di ieri”. Piu’ competenza da parte dei cronisti che si occupano di sociale e’ stata richiesta anche dal capo ufficio stampa del Dipartimento degli Affari sociali, Franca Fossati. ”E’ veramente singolare quello che accade oggi. Mai, infatti, un giornalista che non sa nulla di cinema o di sport viene messo a seguire questi argomenti. Cio’ avviene invece – ha detto la Fossati – per quello che riguarda argomenti delicati come quelli legati alle problematiche sociali”.


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