Mondo

Volontariato: nona potenza mondiale

di Sergio Marelli

Se i volontari fossero uno stato, il “Paese dei Volontari” sarebbe la nona potenza mondiale. Ad affermarlo uno studio del Centro Studi sulla Società Civile della John Hopkins University nel quale si precisa che il contributo al PIL nazionale dei Paesi sviluppati è costituito per il 2,7% dall’apporto del volontariato, percentuale che raggiunge un significativo 0,7% in quelli in via di sviluppo. Secondo l’autorevole Centro, infatti, il volume di affari del mondo del volontariato a livello  mondiale si attesterebbe sui 400 miliardi di dollari all’anno.

Il dato è impressionante e riveste una significatività eloquente allorché la comunità internazionale sta finalizzando il dibattito sul cosiddetto post-2015.  Nel momento in cui si stanno definendo gli Obiettivi di sviluppo che prenderanno il posto di quelli del Millennio, ormai notoriamente disattesi per la loro scadenza prevista per il prossimo anno, il ruolo e il contributo dell’azione volontaria non può più essere ignorato. Nella ricerca di una partnership globale che possa garantire le risorse necessarie per la concretizzazione delle azioni e dei programmi sottesi dai nuovi Obiettivi, il volontariato nel Nord e nei Sud del mondo devono poter contare sul riconoscimento e il sostegno fattivo degli Stati ed essere annoverato tra gli attori più significativi dello scenario globale.

Con questa convinzione il Post-2015 Volunteering Working Group, un gruppo di lavoro formato da una quarantina delle principali organizzazioni di volontariato attive a livello mondiale, ha recentemente inoltrato una lettera aperta al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon per attirare l’attenzione dei decisori globali sulla necessità di dare maggior sostegno ai gruppi e alle associazioni di volontariato nel mondo. Con questa, le associazioni firmatarie chiedono che nello scenario Post-2015 i gruppi di volontariato vengano riconosciuti, al pari degli altri partner di sviluppo, come una delle componenti essenziali nella realizzazione della partnership globale per lo sviluppo sostenibile, come un soggetto determinante, ancorché “Invisibile”, nei progressi compiuti per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e, di conseguenza, vengano promossi programmi di appoggio e di diffusione dello spirito del volontariato in ogni Paese.

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