Welfare
VOLONTARIATO. Nasce a Biella un osservatorio sulla povertà
Lo promuovono Centro Servizi volontariato di Biella, Caritas Diocesana e Tavolo Povertà
Il Centro Servizi volontariato di Biella, Caritas Diocesana Biella e Tavolo Povertà hanno voluto dare vita ad uno strumento permanente di lettura del territorio per meglio stimolare e contribuire ad organizzare le risposte ai bisogni espressi dai cittadini: si tratta del sito www.osservabiella.it, on line da pochi giorni.
Con questo strumento Caritas Diocesana, Centro Servizi e Tavolo Povertà si “collocano” in mezzo al territorio biellese e offrono un percorso di osservazione – comprensione e discernimento del territorio e per il territorio. Nel contempo il progetto pone molta attenzione alle dinamiche di comunicazione di animazione del territorio nel suo complesso sulle povertà e le risorse del Biellese, al fine di un crescente coinvolgimento da parte, in primo luogo di chi ha responsabilità a diverso titolo nel governo del territorio (enti locali, asl, agenzie, enti previdenziali etc…), ma anche delle comunità che lo abitano, a partire dalle associazioni, dalla cooperazione sociale, dal tessuto ecclesiale, associativo, fino al singolo cittadino.
Il progetto poggia su due pilastri: da un lato l’analisi dei bisogni e dall’altro quella delle risorse del territorio. Le aree indagate sono, oltre ad un’introduzione demografica, lavoro e reddito, casa, salute e relazioni sociali, tutti elementi essenziali per una vita dignitosa. La povertà è infatti qualcosa di molto concreto. Segna, o può segnare le nostre vite. Così, oltre a tabelle, statistiche e commenti, nella sezione “storie di povertà”, si racconta la vita di alcuni cittadini in difficoltà incontrati dai volontari biellesi; legato alla “storia”, uno specifico Focus contestualizza e affronta in modo più organico il tipo di povertà in questione.
Il metodo utilizzato per far emergere una lettura del territorio è pertanto quello della valorizzazione e sintesi delle diverse prospettive di alcuni “osservatori privilegiati”, istituzionali e non, che di fatto sono quindi parte attiva del progetto (Azienda sanitaria locale, Centro per l’impiego, consorzi dei servizi socio assistenziali, comuni, Agenzia del territorio, Agenzia territoriale per la Casa, associazioni di categoria, associazioni di volontariato, cooperative sociali, parrocchie etc…) aiutati anche da autorevoli contributi forniti da alcuni docenti universitari. I contenuti sono aggiornati periodicamente e le pagine possono essere stampate in formato Pdf e divulgati o utilizzati come articoli.
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