Formazione

VOLONTARIATO. La Sapienza e Operation Smile insieme per ridare un volto ai bambini

L'università collaborerà alla formazione di personale medico nei paesi in via di sviluppo

di Redazione

E’ stato siglato ieri, alla presenza del Rettore Luigi Frati, un protocollo d’intesa tra l’Università La Sapienza di Roma e Operation Smile Italia Onlus, fondazione impegnata  da anni attraverso  missioni umanitarie  in tutto il mondo, a curare bambini affetti da gravi malformazioni del volto. L’accordo si è concretizzato grazie all’attività del direttore della cattedra di Chirurgia maxillo-facciale, professor Giorgio Iannetti, e dal direttore del dipartimento di Scienze odontostomatologiche, professoressa Antonella Polimeni.

La collaborazione con la Sapienza è nata nell’ambito della campagna internazionale di solidarietà promossa dalla Fondazione al fine di individuare figure professionali altamente qualificate e specializzate per la cura dei bambini con deformità del volto e soprattutto di sostenere lo sviluppo e l’autonomia delle risorse mediche locali. È chiaro che, per perseguire tali obiettivi, un ruolo predominante viene assunto dalla didattica in favore del personale medico che opera in loco, ma anche del personale infermieristico, tecnico e di supporto. Ogni figura deve conoscere perfettamente il proprio compito all’interno di un team multidisciplinare che dovrà seguire la cura della malformazione fino al termine della crescita.
L’Università è il luogo ove le tecniche e le metodologie dell’insegnamento trovano la loro naturale collocazione.

Sapienza Università di Roma, nell’accogliere l’invito a far parte di un grande progetto umanitario, dimostra ancor più la propria naturale vocazione al trasferimento del sapere quale bene comune dell’umanità. Strutturare formalmente un accordo significa per entrambe le Istituzioni sostenere l’idea comune di un volontariato altamente professionale per il trasferimento di competenze  qualificate a popolazioni disagiate, nei settori ultraspecialistici della chirurgia  maxillo-facciale e, per la prima volta dell’odontoiatria, mediante azioni di tipo assistenziali e contemporaneamente formative. Uno degli obiettivi dell’accordo sarà quindi la selezione di personale universitario che curerà progetti formativi per gli operatori sanitari dei paesi coinvolti in progetti umanitari.

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