Volontariato

Volontariato in cerca di sponsor? Le 7 parole chiave per trovarli

Un corso “sold out” del CSV del trentino spiega alle associazioni come agganciare i finanziatori: dalla strategia ai numeri, dallo scambio all’out of the box... La riforma del terzo settore porta interessanti cambiamenti su queste attività finora precluse

di Andreas Fernandez

C’è un mantra che da qualche anno percorre il mondo del volontariato e recita più o meno così: “sempre di più le associazioni, a fronte della riduzione del finanziamento pubblico, devono percorrere nuove strade per finanziare le proprie attività…”.

A partire da questa consapevolezza il Centro di servizio per il volontariato Trentino ha ideato e organizzato “Sponsorizzami. Strategie e tecniche per la ricerca di sponsor e la raccolta fondi”, in partenza domani 23 febbraio a Trento: un laboratorio formativo a tratti sperimentale, andato “sold out” pochi giorni dopo che sono state aperte le iscrizioni. L’obiettivo fondamentale che si è posta la docente Anna Raffaelli, consulente in materia di vendita, sviluppo commerciale e marketing del non profit, è quello di fornire alle associazioni gli strumenti adeguati per trovare nuove risorse da destinare alla realizzazione delle finalità istituzionali.

Più semplice a dirsi che a farsi. La sponsorizzazione è sicuramente uno degli strumenti a disposizione degli enti non commerciali per reperire risorse. Ma come sostiene Antonino Guella, dottore commercialista esperto di fiscalità degli enti non profit, che nel laboratorio condurrà un focus: “è necessario conoscerne le implicazioni fiscali: la sponsorizzazione è attività commerciale e come tale sottoposta a tassazione sia ai fini delle imposte dirette che dell’Iva. Ma mentre con la normativa vigente tale attività è preclusa alle organizzazioni di volontariato, pena la perdita della qualifica, con il codice del Terzo Settore le cose cambiano e vengono introdotte interessanti novità”.

Per ricercare nuovi sponsor è fondamentale individuare quelli giusti, condurre e portare a buon termine una trattativa, fidelizzarli, gestire la comunicazione su tutti i canali. Ecco dunque un assaggio di ciò che succederà nel laboratorio attraverso le 7 parole fondamentali proposte da Anna Raffaelli, proprio a partire dalla parola sponsor (dal latino spondere, “promettere solennemente"):

S – Strategia: prima di contattare qualcuno, devi avere ben chiaro cosa vado a proporre: perché stai organizzando l’attività? Quali sono i risultati attesi? E soprattutto: perché vuoi proprio quell’azienda come sponsor? Per coinvolgere qualcuno, devi farlo sentire un partner speciale, che farà un percorso insieme a te, non solo una cassa a cui stai bussando per chiedere soldi…

P – Profilazione: rispetto all’attività che vuoi far sponsorizzare, quali aziende possono avere dei punti di contatto? E di queste, quante fanno già attività di Csr (Corporate social responsibility)? Hanno già collaborato con enti simili a te? Più la tua proposta è mirata, più avrai chance di successo.

O – Osare: nessuna azienda è “troppo grande” o “troppo famosa”, se la contatti con la chiave giusta. Formula una proposta coinvolgente, mirata, e vai!

N – Numeri: quante persone ci saranno all’evento? Quanti riceveranno il materiale? Quanti cliccano sulla sua pagina Facebook? Se ci sono state edizioni precedenti, che partecipazione hanno avuto? Che proiezioni hai per quello che stai organizzando? Non esiste “tanta gente”, non esiste “un buon riscontro”: numeri, numeri, numeri!

S – Scambio: la sponsorizzazione non è una donazione: è uno scambio, un “do ut des”. Lo sponsor ti dà del denaro in cambio di “qualcosa”, che deve essere chiarissimo. Fai capire bene cosa otterrà chi decide di sostenerti, in termini numerici e concreti, altrimenti non potrà prometterti nulla.

O – Out of the Box: esci dal solito giro dei soliti contatti (la banca, il comune, le aziende amiche…). Scegli i potenziali partner in base all’oggetto dell’accordo che vuoi proporre.

R – Relazione: in due sensi: cura la relazione con l’azienda nel tempo (anche se nella specifica occasione in cui lo hai contattato non ha potuto o voluto sostenerti); ma anche relazione periodica e il report finale sull’evento, con un monitoraggio specifico dell’output finale per lo sponsor (questo sarà la base per nuovi contatti). (Andreas Fernandez)

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