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Volontariato: il mio sabato per i poveri

Cronistoria della giornata davvero particolare di Daniele Guarneri in occasione della Colletta del Banco Alimentare

di Redazione

Finalmente sabato! Dopo una settimana passata in università a lezione, in biblioteca a studiare, diciamo la verità magari anche a divertirsi la sera, cosa c?è di meglio di un sabato passato a letto, per recuperare le fatiche perdute. Se poi la sessione d?esami è lontana, anche il pomeriggio si può passare completamente a riposare. Non è stato così. Sveglia ore 9.00 colazione, doccia. Alle 11.00 sono davanti al supermercato COOP di via del Sale a Cremona. La solita spesa? No. Al lavoro? ma non come cassiere, inserviente o parcheggiatore. Sabato si è tenuta la tradizionale giornata dedicata alla Colletta Alimentare e allora si partecipa. È stata una giornata invernale, a Cremona c?era pure la nebbia, solo verso mezzogiorno è spuntato qualche raggio di sole. Quando è scomparsa la nebbia è comparso un gelido vento. Meno male che eravamo muniti di una buffa, scomoda ma benedetta casacca giallo canarino, visibile anche con la nebbia. Insomma un po? mi vergognavo, ma almeno fungeva un po? da antivento. Il lavoro non è poi così difficile. Ti avvicini ai clienti e spieghi loro l?iniziativa che stai promuovendo. Le reazioni sono state sempre due: la prima di spavento (è normale per come siamo vestiti!) e di rimprovero (?faccio fatica ad arrivare alla fine del mese, figurati se penso a dare da mangiare ad altri!?. Non me la prendo anche perché i dati Istat mi avevano anticipato che la soglia della povertà si era alzata e che il divario tra ricchi e poveri era aumentato). La seconda sicuramente migliore per noi volontari: ?Non si preoccupi, conosco l?iniziativa, ho già i sacchetti del Banco, passo sicuramente dopo a lasciarvi qualcosa?. I dati che compaiono sul sito del Banco Alimentare affermano che alla Colletta hanno aderito circa 4.5milioni di persone. Non solo. Ho constatato che al gesto partecipavano non solo italiani ma anche moltissimi extracomunitari. Ho fermato una signora davanti alle porte del supermarket per ricordarle dell?iniziativa e spiegarle l?importanza del gesto. Appena avvicinata, la donna mi ha riconosciuto subito (chiaramente grazie alle casacchine gialle; saranno state brutte, ma il loro lavoro lo facevano bene): ?Non sprechi tempo! Mia madre ci ha appena lasciati ed ora che non c?è più, voglio continuare io con la mia famiglia a donarvi quello che possiamo, proprio come faceva lei ogni anno?. All?uscita ci ha consegnato un carrello pieno di sacchetti gialli del Banco, per un valore di circa 200 euro. Il lavoro è stato frenetico, si ritiravano le buste della spesa, si selezionavano gli alimenti e li si dividevano in appositi scatoloni, numerati progressivamente con la descrizione del contenuto. Ammetto , ci siamo anche divertiti. Non sono infatti mancate le sfide organizzate dai responsabili dei volontari impiegati nei vari supermercati. Vinceva chiaramente chi raccoglieva più chili e le telefonate al magazzino della città, dove arrivavano tutti i pacchi, erano continue e pressanti (alla fine ho vinto, ndr). Gli alimenti che erano stati suggeriti di comprare erano pasta , legumi, pelati, riso, zucchero, farina, carne in scatola, olio, tonno, salse, ecc. I più comprati sono stati pelati, legumi e pasta. Una volta chiusi i pacchi partivano alla volta del magazzino centrale della città. Qui mi sono reso effettivamente conto delle centinaia di pacchi che stavamo raccogliendo. Anche qui il lavoro è stato frenetico, ma soprattutto faticoso (la cosa positiva era che finalmente ci eravamo liberati della fastidiosissima casacca gialla!). Sono stato tre ore ad alzare pacchi per metterli su una bilancia. Eppure, nonostante la fatica, più la bilancia segnava un peso alto, più ero soddisfatto. I pacchi pesati, registrati, divisi e imballati, erano pronti per essere donati alle oltre 6840 Associazioni che si occupano dell?assistenza a poveri ed emarginati e che ricevono un quotidiano aiuto dalla Fondazione Banco Alimentare. Esatto, quotidiano. L?opera di carità non dura un solo giorno, ma prosegue durante tutto l?anno. Non basta raccogliere alimenti, serve poi qualcuno che si sieda a tavola con questa gente. Per far questo tutti possono partecipare, aiutando attraverso contributi economici, donando il proprio tempo come volontariato, aderendo alle iniziative proposte, donando alimenti. Non si poteva trovare slogan migliore per accompagnare l?iniziativa: ?Condividere i bisogni per condividere il senso della vita?. Un milione 182 mila persone ricevono quotidianamente cibo e attenzioni. Al di là del risultato sicuramente positivo in termini di chili, anzi tonnellate offerte, l?iniziativa ha riscosso un grandissimo successo, registrando un aumento dei partecipanti e dei volontari. Grazie a questo lavoro, in un solo giorno sono state raccolte 6800 tonnellate di generi alimentari (record per l?iniziativa), +20% rispetto al 2003! di Daniele Guarneri Info: www.bancoalimentare.it Per sapere tutte le iniziative, i risultati della Colletta e il commento di Don Mauro Inzoli presidente della Fondazione.


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