Volontariato

VOLONTARIATO. Aperto il 50° congresso Anpass

Per il governo, intervenuto il sottosegretario Bertolaso

di Maurizio Regosa

Per essere un convegno di Pubbliche assistenze, non poteva avere un battesimo “migliore”. «Oggi il nostro paese è stravolto dalle condizioni atmosferiche, l’Anpas apre il suo 50° congresso nazionale e tuttavia le Pubbliche Assistenze sono presenti nei territori, là dove c’è bisogno di sostegno e di interventi continui». Come dar torto al sottosegretario alle emergenze, Guido Bertolaso?

In effetti la tre giorni Anpas (che si svolge a Roma e durerà fino a domenica, elezioni del nuovo consiglio direttivo incluse) si è aperta oggi sotto il cielo plumbeo della capitale e con qualche ritardo (i treni, gli aerei, il traffico in tilt…) ma sotto i migliori auspici dal punto di vista assembleare: sono presenti 835 associazioni, 600 delegati con diritto di voto (in tutto sono circa mille le presenze al Torre Rossa Park Hotel). Numeri da grande congresso (forse il più grande a memoria d’Anpas), che senza dubbio fanno onore a una scadenza simbolicamente rilevante come il 50°.

Si diceva di Guido Bertolaso: a causa della situazione complessa dal punto di vista meteorologico, il suo intervento è stato anticipato (il sottosegretario dovendo poi tornare ai suoi impegni di Protezione civile) e di fatto ha aperto la manifestazione, rendendo più volte omaggio alle Pubbliche Assistenze e all’intero mondo del volontariato,  «una straordinaria famiglia, da sempre impegnata a ridurre i disagi e che per il Dipartimento di protezione civile rappresenta un punto di riferimento assolutamente decisivo». Nel suo saluto (a  braccio), Bertolaso ha annunciato due fatti rilevanti: il primo è la firma con il sottosegretario della Difesa di un protocollo che permetterà l’uso dei piloti militari su aerei civili: «un altro passo avanti in quella rivoluzione silenziosa», ha spiegato, che vede alleati Protezione civile, volontariato, Pubbliche Assistenze. Il secondo annuncio riguarda il decreto legge deciso dall’esecutivo per utilizzare procedure della protezione civile in opere di interesse strategico (messa in sicurezza degli istituti scolastici compresi).

Concluso il saluto del sottosegretario, ha preso la parola il presidente Fausto Casini per una relazione molto attesa ed estremamente articolata (è scaricabile dal pannello a sinistra): dal ruolo del volontariato (e dalle sue strutture nazionali e di rappresentanza) al contesto complessivo che non tiene conto (o addirittura ostacola come nel caso della finanza etica, penalizzata da Basilea 2) il contributo che il mondo dell’associazionismo può dare al paese; dall’attuale recessione alla necessità di reagirvi unitariamente e valorizzando quelle esperienze che come il volontariato possono contribuire  alla coesione sociale. Un intervento a tutto tondo nel quale non sono mancate note polemiche: il Terzo settore non è considerato una parte sociale nella coprogrammazione; è coinvolto in maniera non chiara in gare d’appalto (e su questa specifica questione proprio di oggi è giunta l’importante sentenza a proposito di un ricorso presentato proprio da Anpas; vedi qui sotto). «Come mai si mette in discussione l’affidamento dei servizi al volontariato per il trasporto sanitario tramite convenzione e, invece, con una legge obiettivo, si permette di utilizzare l’affidamento diretto della costruzione della Tav con importi decine di volte superiori?», si è chiesto il presidente uscente. Casini ha fatto un quadro non solo delle questioni interne (il ruolo dei comitati regionali, la formazione, i nuovi quadri dirigenti, le strategie per il  prossimo triennio) ma si è richiamato anche a problematiche che attraversano l’intero non profit, in particolare si è riferito al servizio civile nazionale, al manifesto che – in qualità di presidente Cnesc – ha proposto di sottoscrivere perché siano ripristinati e incrementati i fondi (decurtati pesantemente nell’ultima Finanziaria).

 

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