Comitato editoriale

Volontari, tutti in farmacia per i bambini

Il prossimo 18 novembre la Fondazione Francesca Rava – Nph Italia onlus ritorna con la quarta edizione di “In Farmacia per i bambini”. Per questo è alla ricerca di volontari e farmacie aderenti. «I volontari», spiega a Vita.it Emanuela Ambreck, responsabile dei progetti sanitari, «sono fondamentali. Senza di loro nessuno dei nostri progetti dedicati all’infanzia sarebbe possibile»

di Anna Spena

«I volontari per noi sono tutto», esordisce così Emanuela Ambreck, responsabile dei progetti Sanitari di Fondazione Francesca Rava – Nph Italia onlus per raccontare a Vita.it come si stanno organizzando per la quarta edizione dell’iniziativa “In farmacia per i bambiniprevista per il prossimo 18 novembre. «Il lavoro del volontario – in tutte le sue sfaccettature è centrale per la nostra fondazione: senza questa presenza nessuno dei nostri progetti dedicati all’infanzia – in Italia come zone più povere del mondo – sarebbe possibile».

L’iniziativa è legata alla Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia, che invece ricorre il 20 novembre, e sancisce tra i diritti fondamentali dei bambini quello alla salute. Per questo motivo l’obiettivo della giornata “In farmacia per i bambini” ha come obiettivo da un lato la sensibilizzazione e dall’altro la raccolta di farmaci da banco, alimenti per l’infanzia e prodotti pediatrici, che saranno poi distribuiti – attraverso vari enti presenti su tutto il territorio nazionale – ai bambini che vivono in condizioni di povertà in Italia e all’ospedale pediatrico di Saint Damien di Haiti.

Lo scorso anno una grande rete di solidarietà è scesa in campo per l’iniziativa: sono state 1115 le farmacie aderenti in tutta Italia e 1850 i volontari coinvolti. Anche se mancano ancora diversi giorni «quest’anno», continua Emanuela Ambreck, che pure ha iniziato nel 2002 come volontaria nella casa Nph in Guatemala, «vogliamo raggiungere numeri ancora più alti sia per quanto riguarda i volontari, sia per le farmacie aderenti».

Anche quest’anno la fondazione ha scelto, come giorno dell’iniziativa, il venerdì anziché il sabato. «Questa è una scelta precisa», prosegue Emanuela Ambreck, «ci teniamo a coinvolgere il mondo delle aziende. Il volontariato aziendale, infatti, è una risorsa molto importante».

Per ora le farmacie che hanno già aderito sono circa 700 mentre le aziende partner dell'iniziativa che parteciperanno anche con un'azione di volontariato aziendale sono Kpmg, Chicco- Artsana, Lierac, Mellin e Ecoeridania, Cassa di risparmio di Firenze.

Qual è l’iter che la farmacia deve seguire per iscriversi all’iniziativa?
Sul sito della fondazione è possibile scaricare il modulo di iscrizione per partecipare alla giornata. La farmacia che sceglie di partecipare fa una piccola donazione di 50, 100, o 150 euro necessari a coprire i costi logistici come: comunicazione e materiale informativo che sarà direttamente spedito in loco.

Come si diventa volontari?
Anche in questo caso si può compilare il modulo d’iscrizione dal sito della fondazione o scrivere all’indirizzo mail: Infarmacia.peribambini@nphitalia.org.

Quali sono i profili richiesti?
L’elemento fondamentale è condividere tutti i valori della fondazione e poi sapersi relazionare con le persone. Può aderire una singola persona, classi di studenti e aziende.

Quale sarà durante la giornata il ruolo del volontario?
Il volontario avrà una pettorina con il logo della giornata. Quando i clienti entreranno in farmacia spiegherà che cos’è la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia, nata il 20 novembre del 1989 quando la convenzione Onu sui diritti dell’infanzia fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E regalerà al cliente la carta con i diritti – quest’anno avrà la forma un crucipuzzle – con l’idea che il cliente, una volta fuori dalla farmacia, possa diffondere e raccontare l’iniziativa. Dopo il volontario invita il cliente ad acquistare un farmaco da banco, un prodotto baby care, o anche del latte o dei pannolini, cerotti, garze che viene riposto in uno scatolone apposito che sarà poi direttamente ritirato dall’ente convenzionato con quella farmacia.

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